Petizione LiberaMutuo

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La Fisac Cgil con l’iniziativa “LiberaMutuo” lancia una “petizione di sensibilizzazione” che favorisca la sottoscrizione di un protocollo, da parte di Abi e dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati (Anbsc), in cui siano resi trasparenti i tassi applicati e i tempi di esecuzione per agevolare la liberazione dei beni immobili, sequestrati alle mafie, dalle ipoteche.

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L’iniziativa (vedi programma della presentazione del 7 marzo) si inserisce all’interno del progetto “Io Riattivo il Lavoro” – con cui la Cgil propone una legge d’iniziativa popolare in grado di riportare alla legalità le attività delle aziende confiscate alle organizzazioni criminali e al contempo l’introduzione di tutele per i lavoratori delle aziende stesse. L’infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto economico ha dei costi economici e umani enormi in termini di perdita di produttività, spese addizionali alle tasse per cittadini e imprese, e costi sociali in termini di deterioramento dei valori etici e sociali, della convivenza sicura e civile.

I beni confiscati rappresentano risorse di grande valore economico e simbolico e sono spesso collocati in aree a forte ritardo per lo sviluppo occupazionale o in quartieri ad alto indice di criminalità e degrado.

Il fenomeno coinvolge tutto il tessuto economico nazionale dal nord al sud, con Milano 3° nella classifica nazionale, per il valore dei beni pignorati alla criminalità, dopo Palermo e Reggio Calabria.

Secondo i dati divulgati dall’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità (ANBSC) quasi il 50% degli immobili sono gravati da ipoteche.

Il principale vincolo all’effettiva “liberazione” del bene è quindi da addebitare alla presenza di ipoteche. 

Cosa può fare la banca: il sistema bancario potrebbe in ordine alla propria sensibilità e chiaramente dopo aver ricevuto adeguata informazione sui singoli casi:

  • velocizzare la cancellazione dell’ipoteca;
  • approntare una soluzione transattiva “standard” da applicare a questi casi;
  • rinunciare a parte degli interessi di mora e/o contrattuali.

All’ABI e al sistema bancario chiediamo un impegno che vada oltre le leggi e i contratti per realizzare un’azione in favore della collettività e dello sviluppo del territorio attuando un’innovativa azione di Responsabilità Sociale d’Impresa.

Sollecitiamo le associazioni, i sindacati, ma in primo luogo le Lavoratrici e i Lavoratori di tutti i settori a sottoscrive la petizione “LIBERAMUTUO” per promuovere e sostenere l’economia legale e contrastare la criminalità organizzata.

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