UMBRIA – ACQUE AGITATE IN CASA BANCO DESIO

ACQUE AGITATE IN CASA BANCO DESIO

Per la prima volta nella storia ultracentenaria dell’Istituto di Credito, non è stato raggiunto l’accordo tra azienda e sindacati sul premio aziendale ai dipendenti.

La scarsa attenzione ai lavoratori e ai territori in special modo nella crisi sanitaria che ha investito il Paese, ha determinato un duro scontro tra le parti che non si è mai attenuato.

La Fisac, insieme alle altre sigle sindacali presenti nel Banco di Desio e della Brianza, ha aspramente criticato l’atteggiamento aziendale concretizzatosi in uno schiaffo ai dipendenti con l’inaccettabile proposta di importi inferiori a quelli dell’anno precedente, nonostante la crescita del risultato economico d’esercizio.

Un modus operandi al di fuori del Contratto Nazionale di lavoro che ha visto l’azienda accantonare una cifra prima ancora di conoscere i risultati economici che, di fatto, dovrebbero determinare il premio aziendale.

Alle richieste argomentate della Fisac e delle altre sigle sindacali sulla modalità di calcolo del premio aziendale, l’azienda ha opposto un ostinato silenzio infranto poi con l’insistente richiesta, offensiva verso l’impegno profuso dai lavoratori anche in un contesto difficile come quello della pandemia, di firmare un testo nel quale si proponeva, con una sorta di alchimia contabile, una commistione tra premio aziendale e sistema incentivante, senza peraltro considerare che la fattispecie è disciplinata dall’articolo 52 del CCNL ma prevede l’effettiva correlazione ai risultati d’impresa.

La Fisac del Banco Desio ha aspramente criticato l’atteggiamento tipico di una gestione aziendale paternalistica che impedisce relazioni sindacali evolute, degne di un’azienda moderna e di rilievo e non sono escluse forme di mobilitazione tese a ripristinare un dialogo tra le parti più corretto e proficuo.

RSA CENTRO ITALIA FISAC BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA

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