CAI: nuova ondata di caldo e stessi problemi sugli impianti di aria condizionata

È ARRIVATO CARONTE NUOVA ONDATA DI CALDO E OGNI ANNO GLI STESSI PROBLEMI SUGLI IMPIANTI DI ARIA CONDIZIONATA

È arrivato CARONTE, una vera e propria tempesta di calore in tutta Italia.

Anche se in ritardo è iniziata l’estate e purtroppo, come succede ormai ogni anno da diversi anni, gli impianti di condizionamento, spesso vecchi, si rompono o si bloccano con temperature e livelli di umidità all’interno dei locali lavorativi che superano i massimali consentiti dalle normative.

Da molti colleghi stiamo ricevendo segnalazioni di disagi dovuti a temperature assolutamente inadatte per chi deve trascorrere l’intera giornata negli uffici, causa il malfunzionamento degli impianti aria condizionata.

Ogni giorno si apre la liturgia dei ticket, a volte anche rigettati senza preavviso per questioni meramente procedurali. 

A nostro avviso manca una reale progettazione e una manutenzione straordinaria di impianti di aria condizionata da tempo inefficienti, e ci auguriamo che fin da subito l’azienda si prodighi per rendere efficienti e affidabili impianti che ogni anno ripresentano sistematicamente dei problemi.

Si ricorda che le aziende hanno precisi obblighi di legge anche in merito al rispetto delle temperature negli ambienti di lavoro, sia in riferimento alle previsioni dell’articolo 2087 del Codice civile che del Dlgs. 81/09 sulla salute e sicurezza del lavoratore.

Ricordiamo che per un microclima con requisiti ambientali di benessere per attività leggera fondamentalmente sedentaria in condizioni estive (ambiente di lavoro con condizionamento dell’aria) le temperature dovrebbero essere comprese tra i 23° e i 26°, con tolleranza di 2°, e con un’umidità relativa tra il 30% e il 70%.

Il malfunzionamento degli impianti può causare situazioni di particolare disagio specie nei confronti di particolari categorie (cardiopatici, donne in gravidanza ecc.) e a questo proposito è bene sapere che la Corte di Cassazione nel 2015 sentenza  1 aprile n° 6631 ha riconosciuto, seppure in relazione al problema contrario (ovvero il freddo) per particolare disagio dei lavoratori, il diritto ad interrompere l’attività lavorativa nei locali climaticamente inadatti alla salute dei lavoratori, preavvisando l’azienda senza alcuna penalizzazione né salariale, né di altra natura.

PER LE SEGNALAZIONI DI MALFUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI VI RICORDIAMO DI OPERARE NEL SEGUENTE MODO

  1. Aprire sin da subito un ticket (HELP DESK TECNICO IMMOBILIARE) per segnalare il malfunzionamento di un impianto e chiediamo di non chiuderlo fino alla sistemazione del problema
  2. Richiedere dispositivi provvisori (condizionatori portatili, ventilatori) per ridurre il disagio.
  3. Informare tempestivamente dopo apertura del ticket la propria RSA/Delegato Sindacale o RLS di riferimento.

È importante inoltre ricordare che la figura del Preposto/Addetto all’emergenza quando effettua una segnalazione scritta per qualsiasi malfunzionamento o lacuna dei dispositivi di sicurezza, macchinari e impianti, dimostra di aver assolto ai propri obblighi, lasciando ai competenti organi aziendali il compito di intervenire per rimuovere eventuali pericoli.

Da noi la possibilità di segnalare eventuali problemi può avvenire anche tramite ticket.

RLS FISAC CAI

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