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Con l’incontro del 09 febbraio u.s., avvenuto nella sede di Fruendo ad Assago, l’azienda ci comunicava l’imprescindibile e impellente attivazione del Delivery Center Accenture di Chennai per diverse lavorazioni. A distanza di sei mesi dopo diverse sollecitazioni delle OO.SS., nell’incontro del 27.7. u.s. la stessa ci ha illustrato lo stato delle “attivazioni utenze “ del cliente MPS ai colleghi indiani. La situazione risulta tuttora in stallo, pur se, a loro dire, tutto era già precedentemente concordato con il cliente MPS.
Ad oggi quindi, per non precisate richieste diverse del cliente MPS, ci troviamo a metà del guado con una partenza monca che ha visto poche lavorazioni e nemmeno nella loro totalità, prendere la destinazione del Delivery di Chennai, via da subito criticata dalle OO.SS. e denunciata con argomenti che si stanno evidentemente rivelando fondati.
L’intento di tutte le parti è di continuare a far proseguire Fruendo nella necessaria tranquillità, cosa che ad oggi appare persa, perché dopo aver attutito il colpo della improvvisa fuoriuscita causa attivazione fondo pensione MPS di molti colleghi in un mese complicato come dicembre, dopo aver istruito le persone di supporto temporaneo, dopo aver formato i colleghi del Delivery Center in India, superando le difficoltà legate alla distanza e alla lingua, oggi ci viene comunicata una situazione di fermo che non consente ancora di mantenere gli impegni presi.
Al momento resta in piedi il piano iniziale previsto da Fruendo, cioè il portare delle lavorazioni al Delivery di Chennai come soluzione principale, ma nello stesso tempo l’azienda dice di essere pronta ad elaborare piani strategici diversi. Il nostro obbiettivo rimane la tutela di tutte le nostre persone, l’azienda deve però allo stesso tempo realizzare tutti gli impegni assunti.
Le nostre risposte partono da due premesse:
· Anche e se si è modificato l’impianto economico, Fruendo deve ai propri lavoratori l’attuazione degli impegni, e la soluzione a fronte di un bilancio che da sempre, ogni anno, chiude con un utile, a riprova del lavoro di tutte le nostre persone.
· Le conseguenze di scelte aziendali o discussioni su programmazioni operative tra Azienda e cliente non debbono ricadere sui lavoratori, che da sempre, ribadiamo, sono l’unico valore aggiunto in tutta questa operazione.
· Anche e se si è modificato l’impianto economico, Fruendo deve ai propri lavoratori l’attuazione degli impegni, e la soluzione a fronte di un bilancio che da sempre, ogni anno, chiude con un utile, a riprova del lavoro di tutte le nostre persone.
· Le conseguenze di scelte aziendali o discussioni su programmazioni operative tra Azienda e cliente non debbono ricadere sui lavoratori, che da sempre, ribadiamo, sono l’unico valore aggiunto in tutta questa operazione.
Abbiamo richiesto un impegno, a prescindere dai piani organizzativi, sull’attivazione immediata della procedura di ristrutturazione prevista nel nostro CCNL, perché di questo stiamo parlando, una profonda ristrutturazione che parte dalla scelta mai condivisa della ”esportazione” di lavoro e know how fuori dai confini nazionali, e che deve comprendere ovviamente tutti i necessari processi collegati, la possibilità di lavorare serenamente in azienda attraverso veri investimenti sul personale e la definizione del percorso di attivazione del Fondo di Solidarietà.
Le risposte aziendali consistono in un generico impegno a dare una risposta definitiva entro la fine di settembre, anche con eventuali soluzioni organizzative diverse ed una “compensazione non ben definita” che oggi non possiamo in alcun modo avallare. La discussione non ha trovato nessuna soluzione alle problematiche create dall’azienda e ne ha messo in luce la totale inaffidabilità ed improvvisazione, propria o del cliente principale.
Gli argomenti dell’azienda non sono accettabili, per questi motivi le Organizzazioni Sindacali, proclamano l’apertura dello stato di agitazione che comporta il richiamo a tutti i colleghi per:
· Blocco immediato di qualsiasi straordinario
· Un pacchetto sino ad un massimo di 10 ore di assemblee in presenza da tenersi entro il mese di settembre
· Un pacchetto iniziale di 15 ore di sciopero da programmare, se non si dovesse modificare l’attuale situazione, nel successivo mese di ottobre
· Iniziative legali coordinate, da subito, per maggior difesa dei diritti di tutti i colleghi di Fruendo.
Ricordiamo e ribadiamo inoltre:
· Il rispetto dell’orario di lavoro e della disconnessione anche e soprattutto quando siamo in modalità “lavoro agile”
· Il non uso dei device personali, in base alla protezione dei diritti fondamentali relativi al trattamento dei dati personali, per qualsiasi attività inerente il lavoro.
· Un pacchetto sino ad un massimo di 10 ore di assemblee in presenza da tenersi entro il mese di settembre
· Un pacchetto iniziale di 15 ore di sciopero da programmare, se non si dovesse modificare l’attuale situazione, nel successivo mese di ottobre
· Iniziative legali coordinate, da subito, per maggior difesa dei diritti di tutti i colleghi di Fruendo.
Ricordiamo e ribadiamo inoltre:
· Il rispetto dell’orario di lavoro e della disconnessione anche e soprattutto quando siamo in modalità “lavoro agile”
· Il non uso dei device personali, in base alla protezione dei diritti fondamentali relativi al trattamento dei dati personali, per qualsiasi attività inerente il lavoro.
Milano, 31 luglio 2023 LE. SEGRETERIE