A distanza di tre mesi dai tragici avvenimenti di fine maggio che hanno interessato l’intera Romagna e impattato molto pesantemente su tutta la nostra DR torniamo a fare un punto della situazione anche per evitare che possa emergere il concetto che l’alluvione è finita (e fortunatamente questo è vero) e che i suoi effetti si sono dissolti (questo non è vero).
Ancora oggi il nostro territorio è pesantemente lacerato per chi ha subito gli effetti di quei giorni, in particolare nella zona del Ravennate, il faentino in particolare, dove, ricordiamo, l’alluvione di fine maggio era stata preceduta da eventi analogamente impattanti che già avevano messo a dura prova la popolazione ed i nostri colleghi.
Per questo, dopo numerosi passaggi nelle filiali del territorio per verificare la situazione logistica ed incontrare e parlare con i colleghi, abbiamo ritenuto di scrivere all’azienda ed anche al Responsabile della nostra DR per fare un punto in proposito ed anche per evitare che vi possa essere una sottovalutazione della pesante situazione attuale, sociale ed economica per chi ha subito l’impatto degli eventi.
Di seguito il testo della comunicazione inviata come RLS.
Oggetto: TERRITORI ALLUVIONATI
In qualità di RLS aziendale, in relazione ai territori colpiti dall’alluvione di maggio, e più specificatamente alle zone di Faenza, Lugo, Ravenna e circondario, scriviamo al fine di rappresentare la situazione attuale verificata dopo diverse visite nelle filiali dei territori interessati.
Partendo da una analisi della situazione logistica segnaliamo che, per quel che concerne le strutture danneggiate, pur dando atto del prodigarsi aziendale per eseguire molti lavori in ottica di rispristino delle attività, persistono purtroppo situazioni di oggettiva difficoltà:
- Sede di Lugo presenta una situazione di notevole criticità ambientale dovuta al combinarsi di un impianto di raffreddamento e riscaldamento tuttora da definirsi provvisorio, il persistere di un odore acre con aria irrespirabile nel piano caveau, illuminazione complessivamente scarsa, persistere di sporcizia sopra i pannelli in vetro nell’atrio Filiale unitamente da ultimo a fili “volanti”.
- Castel Bolognese ancora inagibile con lavoratrici/lavoratori che esercitano la loro attività in container;
- Solarolo ancora inagibile con lavoratrici/lavoratori che esercitano la loro attività in container.
Va ricordato, anche se immaginiamo tutti lo si abbia ben presente, che le colleghe e i colleghi delle Filiali tutte, sia quelle direttamente impattate dall’alluvione che quelle limitrofe, hanno lavorato a ritmi incensanti in questi mesi di criticità per essere sempre a fianco della clientela e dare risposte alle varie richieste, pur in situazioni di difficoltà e parziale isolamento.
Dai nostri riscontri è palese il rischio di una diffusa situazione di stress lavoro correlato che riteniamo interessi lavoratrici/lavoratori dell’intera area interessata in quanto nel recente periodo, non solo non è stato pienamente riconosciuto l’impegno profuso ma persino non è cessata l’attività di incessante richiamo ai budget da raggiungere, ai risultati del WM, nonostante sia del tutto evidente che le esigenze della clientela in questo periodo siano profondamente mutate rispetto alla normalità.
Procedere come se nulla fosse successo, in un territorio che è stato colpito sia in fase precedente all’alluvione a fine maggio che in fase successiva, ignorando persino il persistere delle problematiche nei locali aziendali, producendo report serrati della situazione rispetto alle previsioni, accompagnati anche da ingenerosi commenti sui risultati raggiunti per alcuni non soddisfacenti, non solo a nostro avviso non serve a motivare lavoratrici e lavoratori ma produce risultati di ansia, stress, demoralizzazione che, ci risulta, hanno riflessi di stimolo per nuove dimissioni che i già ridotti organici del territorio non possono permettersi in quanto i ritmi e carichi di lavoro vanno poi a crescere ulteriormente per chi resta.
A questo proposito, nell’imminenza dell’avvio dei Focus Group di Gruppo vi chiediamo anche di prevedere specifici Focus Group sul territorio al fine di monitorare questi fattori rilevandoli ai fini del DVR.
Chiediamo di non ignorare le difficoltà in essere e monitorare con attenzione eventuali comportamenti negazionisti della situazione, comportamenti che non fanno altro che ingenerare stress nelle colleghe e colleghi e che deve essere attenzionato nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) come collegato allo Stress Lavoro Correlato.
Con l’occasione, sempre in merito al persistere degli effetti dell’alluvione, ricordiamo che al Palazzo di Direzione DR Romagna Cesena la struttura ha subito numerosi danni e che al momento è attivo solo il piano 1 con un impianto di raffreddamento e riscaldamento provvisorio. Anche su questo cogliamo l’occasione per chiedere quali siano le previsioni di messa in pristino dei locali.
Sempre disponibili per ulteriori approfondimenti, in attesa di un vostro riscontro, i nostri più cordiali saluti.
Rappresentanze dei Lavoratori per la Salute e Sicurezza
Crédit Agricole Italia
Andrea Valentini