di Cristina Pascucci – Segreteria FISAC CGIL Toscana
Qualche giorno fa la notizia di una possibile soluzione al problema del fringe benefit per i mutui e i prestiti dei bancari («che stanno subendo delle decurtazioni in busta paga non sostenibili in ragione del rialzo del costo del denaro e di una norma fiscale irrazionale. Parliamo di migliaia di dipendenti che stanno subendo detrazioni che vanno anche all’80% dello stipendio, spesso azzerando di fatto le buste paga», ha detto la segretaria generale della Fisac Cgil, Susy Esposito) ha cominciato a rimbalzare nelle chat e nelle mail dei colleghi. «Finalmente!» diciamo con un po’ di speranza e sollievo dopo mesi di interrogazioni, lettere congiunte, emendamenti che la nostra organizzazione ha portato avanti da sola e insieme agli altri sindacati.
Andiamo a vedere il testo dell’emendamento presentato da un gruppo di parlamentari di Fratelli d’Italia e qualcosa ci suona familiare: il testo presentato è la fotocopia di quello proposto dalla Cgil qualche mese fa e respinto in commissione. Neanche arrivò alle camere insomma. Si vede che la maggioranza allora si limitò a vedere chi aveva fatto la proposta e tanto bastò per cestinarla. Che non siamo i cocchi della maestra lo avevamo capito.
Capitava a scuola di passare il compito al nostro compagno o compagna, capitava anche che qualcuno copiasse senza neanche chiedere. Vogliamo essere molto chiari su questo: non ci interessa che venga riconosciuta la giustezza della causa per cui abbiamo lottato, non ci interessano le medaglie, ma solo che questo emendamento passi e che le colleghe e i colleghi non vedano polverizzarsi interi stipendi e anche oltre.
Speriamo solo che le forze di Governo ci prendano gusto e comincino a copiare anche quando ci saranno i compiti di “salari e pensioni eque”, “sistemi fiscali e lotta all’evasione”, “investimenti in sistemi sanitari pubblici” e tanti altri. Prendetevi pure il merito, a noi interessano le persone.