Rinnovo del contratto bancari, ci siamo quasi

di Paolo Cecchi – Segretario Generale FISAC CGIL Toscana

Si va presumibilmente verso una fase conclusiva del negoziato per il rinnovo del contratto nazionale dei bancari.

La mossa di Banca Intesa – che ha recentemente annunciato di voler erogare ai propri dipendenti l’aumento richiesto in piattaforma dai sindacati già a dicembre prossimo, a prescindere dalle trattative in atto con le parti sociali – ha fatto precipitare la situazione.

Per la Fisac è importante, oltre all’aumento tabellare di 435 euro, anche ricostituire in pieno la base imponibile per il calcolo del Tfr.

Inoltre assume rilevanza il pieno rafforzamento di tutti gli strumenti sindacali in grado di gestire, se possibile anticipare, i cambiamenti futuri derivanti soprattutto dalla digitalizzazione dei processi bancari come la cabina di regia per governare la transizione tecnologica.

La stessa formazione per le colleghe e i colleghi diventerà sempre più strategica, proprio al fine di rafforzare e aggiornare la professionalità dei lavoratori nell’ambito della trasformazione dell’azienda bancaria.

La Fisac rinnova inoltre la richiesta di riduzione dell’orario di lavoro a parità di retribuzione in quanto la crescita di produttività del settore è tale ormai da poter raggiungere una migliore gestione tra tempi di vita e tempi di lavoro.

Infine, ma non ultimo, il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dovrà esser sottoscritto sia da Banca Intesa sia dall’associazione di categoria (ABI): il rafforzamento del contratto nazionale passa anche da questo.

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