Fruendo, fondo esodi e riorganizzazione 2023

3 - Fisac Cgil

Nella giornata di ieri si è conclusa la trattativa sulla riorganizzazione aziendale con conseguente accensione del fondo esodi di settori per la nostra azienda. Di seguito alcuni dettagli dell’accordo:

Modalità di accesso al fondo

Si conferma il dimensionamento di un accesso al fondo per un numero stimato di 50 risorse, con diritto di accesso volontario a chi matura i requisiti pensionistici entro il 1 marzo 2029. Cessazione del servizio al 29 febbraio 2024, con possibile anticipo al 31-12 o al 31-1 con specifici accordi per chi matura il diritto entro i successivi 60 mesi.

Le domande di adesione potranno essere presentate a partire dal 24 novembre fino al 16 dicembre tramite mail con allegato ecocert a Risorse Umane, secondo le indicazioni che da tale struttura verranno diramate.

Si prevede una integrazione mensile a garantire l’80% dell’ultima retribuzione netta per assegni inferiori a 2000€, fino al raggiungimento di tale soglia.

Per tutta la permanenza nel fondo verranno mantenute le coperture assistenziali della polizza sanitaria dipendenti.

L’azienda valuterà inoltre fino al 29 febbraio le richieste di lavoratrici che intendano avvalersi della cosiddetta opzione donna.

In data 12 dicembre le parti si incontrano per valutare il numero di adesioni pervenute, e le conseguenti eventuali ulteriori iniziative da intraprendere.

Riorganizzazione

A partire da tale occasione azienda e sindacato daranno il via a un tavolo organizzativo permanente, che in una prima fase valuterà gli impatti organizzativi immediati e puntuali delle uscite, in una secondo tempo approfondirà la revisione del modello di organizzazione complessivo attraverso una ridefinizione della struttura operativa, e che poi proseguirà per seguire ogni evoluzione successiva, e eventuali conseguenti criticità.

Ad oggi Fruendo, nella sua accezione più ampia, impiega circa 550 persone, esclusi i soli servizi di portierato ad oggi già appaltati. Di questi, poco meno della metà dipendenti diretti, una quota di distaccati mps di circa il 25-30%, e una del 10% di personale accenture italiano di altre legal entities di cui 4 in staff leasing; il restante 15% è costituito dalla forza lavoro di terze parte italiane appaltatrici, dove peraltro si concentrano le varie forme di contratti a tempo determinato. L’uscita col fondo vedrà proporzionalmente aumentare il ricorso a lavoratori di terze parti.

Le sostituzioni del personale in esodo, monitorate dal suddetto tavolo, potranno essere programmate con discreto anticipo: laddove si libereranno ruoli di responsabilità, potranno essere accorpati piccoli o piccolissimi uffici, mentre per gli altri si potrà far crescere personale interno.

Il modello operativo a cui si tende è quello, altre volte descritto, di una azienda nel cui cuore e cervello vengono mantenute e implementate le conoscenze tecniche e culturali dei vari servizi, e che si avvale di terze parti o di altri gruppi di lavoratori accenture come sopra descritto. Al suo interno, la liquid workforce sarà un gruppo di circa il 10-20% (compresi colleghi distaccati) di personale in grado di essere rapidamente operativo su lavorazioni diverse a seconda dei relativi andamenti.

Al contempo Fruendo potrà proseguirà nella sua integrazione con quella di altri deal bancari attuali e futuri di accenture, nell’ottica di una continuità professionale meno legata ad un singolo cliente.

Fasi successive a quelle descritte, come il passaggio dalle attuali terze parti ad eventuali delivery center interni, potranno essere valutate quando se ne realizzeranno le condizioni.

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Crediamo di essere riusciti a contemperare le esigenze dei lavoratori che attendevano questo esito per poter essere riallineati alle vicende della banca di provenienza con quelle dei loro colleghi, che, pur nello scenario di grande mutevolezza a cui siamo avvezzi, possono contare su una continuità di fondo nei tempi a venire, e su un tavolo e un metodo di confronto consolidato in grado di dare risposte ai quesiti fondamentali.

Oltre a questo, il confronto prosegue comunque anche su altri temi: nel corso degli ultimi incontri è stato sollecitato un chiarimento relativo ai percorsi valutativi di questi giorni, i cui criteri risultano sostanzialmente variati senza preventiva informazione. Sarà poi tempo di affrontare anche il rinnovo della polizza sanitaria per il 2024.

 

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