Agos: l’azienda è green, i lavoratori verdi… di rabbia

3 - Fisac Cgil

Un primo passo

In risposta al comunicato (che trovate qui sotto) l’azienda, riconoscendo che “è percepito un certo disagio”, ci ha invitato per un confronto come da noi sollecitato.

Ovviamente come detto in conclusione del nostro comunicato ci confronteremo con l’azienda “per tutti i luoghi di lavoro Agos (sedi, centri, filiali) in qualsiasi momento dell’anno.

Vi terremo informati


Il volantino precedente

Spesso Agos si fregia di effettuare scelte ecologiche, e di fare sondaggi tra i lavoratori.
Allora invitiamo l’azienda a chiedere direttamente ai lavoratori della sede di Milano se condividono la scelta aziendale di fargli patire freddo per tutto un altro inverno, affinchè l’azienda risparmi sul riscaldamento e possa vantare “riduzione di emissioni C02”.

Perché a noi non pare corretto da nessun punto di vista far pagare scelte aziendali (per quanto condivisibili) a chi lavora.

L’azienda è tenuta a garantire comfort climatico ai lavoratori e non può venir meno a questo dovere, tanto meno per una scelta mai condivisa con i lavoratori: per un’azienda del calibro di Agos sono altre le scelte “green” da mettere in campo.

Dopo la traumatica esperienza dello scorso inverno in cui i colleghi della sede di Green Life a Milano hanno dovuto lavorare in condizioni climatiche avverse, attrezzandosi chi con coperte, chi con maglie termiche o scaldamani, guanti e costretti ad indossare giubbotti e cappotti per tutto l’orario di lavoro; ci si augurava che quest’anno l’azienda non volesse ripetere l’esperimento “Green” che aveva suscitato tanto malcontento e malanni influenzali tra i lavoratori.

Ricordiamo che è un dovere del datore di lavoro garantire l’incolumità, la sicurezza e il benessere dei lavoratori e che le caratteristiche del microclima all’interno degli uffici devono essere di natura tale da assicurare il giusto comfort per i lavoratori.

La temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavorator in un ufficio troppo freddo i dipendenti che svolgono lavori essenzialmente statico possono soffrire di vari disagi come gli di arti rigidi, oltre a essere piu’ esposti a shock termici.

In questi primi giorni di “vero freddo” e temperature rigide, come 0rganizzazioni sindacali, siamo

stati subissati di  proteste da parte dei nostri iscritti e colleghi che lamentano il fatto di dover lavorare in un ambiente lavorativo non confortevole nonostante i numerosi ticket di segnalazione aperti.

Le stesse rimostranze degli RLS (Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza) pare siano rimaste inascoltate.

Come Nuovo Tavolo Sindacale Unitario Agos non possiamo rimanere insensibili, agli appelli dei nostri colleghi e chiediamo all’azienda di porre gli opportuni rimedi in ossequio a quanto previsto dalla normativa vigente ( D. Lgs. 81/08) e 0RDS 65 DEL 05/10/2023 del comune di Milano, nonché di essere convocati per un incontro di chiarimento con le strutture aziendali preposte per la gestione dell’Immobile di Via Fulvio Testi 280-

Proporremo all’azienda di predisporre un “tool di rilevazione” del discomfort climatico, utilizzabile per tutti i luoghi di lavoro Agos (sedi, centri, filiali) in qualsiasi momento dell’anno (d’estate c’è il problema del condizionamento).

Vi terremo aggiornati.

Pulsante per tornare all'inizio