CAI: se non possiamo evitare la guerra sosteniamo le vittime

Da sempre la CGIL è impegnata a condannare con forza ogni forma di terrorismo e di violenza contro la popolazione civile, anche mobilitandosi per costruire la pace ed il dialogo. 

Le vere vittime di ogni guerra sono la popolazione civile, in gran parte le donne e i bambini. Per questo, in un momento in cui risuonano ogni giorno i conflitti che abbiamo alle nostre porte, in Ucraina e in Palestina, abbiamo deciso di lanciare una sottoscrizione per le vittime civili di un conflitto che si protrae fin dal 2015, una delle tante “guerre dimenticate” che altro non sono che terreno fertile su cui costruire altri conflitti.

Abbiamo titolato questa sottoscrizione Nel silenzio più assoluto, muore un popolo! (la guerra nello Yemen)

Come Organo di Coordinamento della FISAC in Credit Agricole abbiamo deciso concordemente di destinare una piccola somma, simbolica, a favore delle vittime di questo conflitto e di lanciare al contempo una sottoscrizione come di seguito.

Nel silenzio più assoluto, muore un popolo!

Dal 2015 si combatte nello Yemen una guerra dimenticata, dall’inizio del conflitto si contano più di 20.000 morti, 4,5 milioni di sfollati di cui 2,3 milioni di bambini.

Una crisi umanitaria senza precedenti!

Qui vivono in condizioni disumane 11 milioni di bambini, costretti alla fame, alla barbarie delle milizie che si fronteggiano; Una catastrofe umanitaria che arricchisce i mercanti d’armi, i paesi che direttamente e/o indirettamente vendono alle parti in guerra.

Alziamo la voce, un impegno concreto che ci assumiamo come Fisac Cgil del gruppo Crédit Agricole Italia. Per questo lanciamo una campagna straordinaria di raccolta fondi a favore di Emergency, che ha realizzato un’importante centro medico/ospedaliero ad Hajjah. 

Tante, troppe le guerre dimenticate, crisi umanitarie che colpiscono nel 90% le inermi popolazioni civili. Un piccolo gesto è un segno di attenzione che, spesso, colpevolmente non vediamo e allora, facciamolo insieme!

Grazie per la Tua preziosa collaborazione. Non lasciamoli soli.

“No, non sotto un estraneo cielo, non al riparo d’ali estranee: ero allora con il mio popolo, là dove il mio popolo, per sventura, era “