CAI: veni, vidi, mi licenziai…. DR Milano – Lombardia ovest, ancora dimissioni volontarie

I più ci scuseranno per l’adattamento della celeberrima frase di Giulio Cesare (“Veni, Vidi, Vici.”) ma molto bene si adatta alla realtà della DR Milano – Lombardia Ovest, realtà che ora sta interessando anche altre diverse direzioni regionali di Credit Agricole Italia. 

Succede infatti che per garantire un adeguato ricambio generazionale effetto dell’accordo fra azienda e sindacato del 10/2021 che ha definito la fuoriuscita in fondo esuberi di circa 900 colleghi è stata contemporaneamente definita una staffetta che prevedeva una nuova assunzione di giovani ogni 2 persone collocate in esodo.

Nel corso degli ultimi mesi molti giovani sono stati assunti con contratti a tempo determinato e sono stati inseriti nelle filiali o uffici con incarichi che normalmente prevedevano ruoli come assistente alla clientela, Family, addetto al Centro Imprese, Private ecc ecc. 

Ma qui sono cominciati i problemi. La selezione dei neoassunti ha prediletto persone che provenissero da altre regioni rispetto al posto di lavoro assegnato, che avessero curriculum universitari di alto livello, con spirito di intraprendenza e imprenditorialità molto spiccati. 

L’immagine che è stata loro proposta del nostro istituto è quella solita: il miglior posto al mondo dove lavorare, dove l’attenzione alla persona e al suo benessere sono la prima cosa. 

Purtroppo la realtà che si sono trovati ad affrontare è risultata completamente diversa.

CAI: veni, vidi, mi licenziai…. DR Milano – Lombardia ovest, ancora dimissioni volontarie

I colleghi neoassunti si sono visti abbandonati a se stessi, senza un reale affiancamento da parte di chi ha più esperienza, senza una formazione realmente efficace o esigibile e spesso spostati come pacchi fra una filiale/ufficio e l’altro frequentemente senza preavviso. Tutto ciò non ha fatto altro che accrescere insicurezza, malessere ed insoddisfazione che sta sfociando in una continua serie di dimissioni alla ricerca di diverse soluzioni occupazionali piuttosto che vivere in una realtà che non era assolutamente in linea a quanto descritto in fase di assunzione.

Questo fenomeno ci preoccupa molto come Organizzazioni Sindacali perché rende palese che l’azienda o chi la dirige non abbia a pieno coscienza del disagio molto diffuso che nella rete si sta vivendo. 

Ci preoccupa perché non si riesce ancora ad intravvedere quale sia il progetto che sta dietro a tutte queste assunzioni se poi una buona parte di essa viene vanificata da dimissioni. 

Ci preoccupa perchè l’Azienda o chi la dirige non sanno o non vogliono sapere della quantità di energia necessaria per formare, rendere autonomo e indipendente un giovane, dispendio energetico che poi rischia di essere vanificato in occasione di dimissioni volontarie. 

Questo tipo di situazione poi non fa altro che creare ulteriori malumori tra chi  trovandosi a gestire la complicata realtà quotidiana dovrà poi farsi carico di un ulteriore periodo di fatica per formare un altro neoassunto che magari nel giro di poco tempo deciderà di presentare a sua volta dimissioni volontarie.

Veni, vidi, mi licenziai……  

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