Credit Agricole: …e io pago!

AUMENTI CCNL SVUOTATI DALLE ALIQUOTE IRPEF

In molti abbiamo notato che la busta paga di gennaio, nonostante gli aumenti CCNL, poco si differenzia dalla busta di gennaio 2023. Facile risalire al perché, la ragione sta nel prelievo fiscale.

  • Nel Belpaese il 42% degli Italiani paga le tasse per tutti – NOI SIAMO NEL 42%
  • Per ogni contribuente che versa almeno un euro ce ne sono due che non versano nulla – NOI SIAMO QUELLI CHE VERSIAMO ALMENO UN EURO
  • Il 54% della popolazione ha redditi mediani inferiori a 10 mila euro lordi annui – NOI SIAMO NEL 46% CHE HA REDDITI SUPERIORI A 10 MILA EURO ANNUI
  • Si stima che circa due milioni di contribuenti, il 50% delle partite Iva sia escluso dall’imposta sulle persone fisiche restando sotto i tetti che consentono di versare solo il 15%;- NOI SIAMO FRA QUELLI CHE VERSANO MAGGIORMENTE

I lavoratori dipendenti sono “prigionieri” del sistema fiscale, ingiusto e fortemente penalizzante per la nostra categoria.

LA CGIL SI È MOBILITATA IN DIVERSE OCCASIONI: LE ULTIME SONO STATE RAPPRESENTATE DAGLI SCIOPERI E DALLE MANIFESTAZIONI SVOLTESI TRA NOVEMBRE E DICEMBRE DELLO SCORSO ANNO, ALLE QUALI, AD ONOR DEL VERO, LA CATEGORIA DEI BANCARI HA PARTECIPATO MOLTO POCO.

Le buste paga di questo mese sono la dimostrazione concreta di quanto siano importanti e fondamentali temi che, se a qualcuno appaiono lontani, ci riguardano direttamente e su cui occorre alzare la voce e l’attenzione.

La prossima volta che avremo uno sciopero o una manifestazione su questo argomento pensiamoci, ci riguarda molto da vicino, persino troppo purtroppo.

Banner CREDITAGRICOLE.002

Pulsante per tornare all'inizio