CAE Unicredit: le nostre richieste per una digitalizzazione socialmente responsabile

INCLUSIONE, FORMAZIONE, RISPETTO:
LE NOSTRE RICHIESTE PER UNA DIGITALIZZAZIONE SOCIALMENTE RESPONSABILE

In data 20 febbraio si è svolto un incontro del SC dedicato all’area Digital ed al progetto di transizione digitale in via di sviluppo nel Gruppo a cui ha partecipato Monica Rancati (Head of Group Functions/Digital for People & culture).

Come Select Committee del CAE abbiamo ribadito all’azienda l’importanza fondamentale del dialogo sociale, ed evidenziato la nostra visione di digitalizzazione: un processo che non deve mai essere in sostituzione delle persone, ma sempre e solo un supporto alle attività di lavoratrici e lavoratori.

In considerazione di ciò nel nostro ruolo di consultazione, abbiamo espresso la necessità di lavorare insieme per condividere principi comuni ed individuare uguali diritti per tutti i dipendenti del Gruppo, nel rispetto della contrattazione e delle normative nelle singole nazioni.

In quest’ottica, il primo e fondamentale punto è investire sulle persone del Gruppo e su di una formazione di qualità per consentire a lavoratrici e lavoratori di per sviluppare le professionalità all’interno dell’azienda; lo ribadiamo con forza: il digitale non deve assolutamente essere una giustificazione per effettuare tagli del personale in nessuna realtà, come di fatto potrebbe accadere in Austria e temiamo, in assenza ad oggi di chiarezza sulla strategia in corso, anche altrove.

Per tale ragione, abbiamo sollecitato l’azienda a dare concretezza a quanto affermato in questo incontro ed anche in occasione dell’ultima plenaria dal Top Management sull’importanza per UniCredit di una formazione di qualità, chiedendo che in Austria ed in ogni realtà impattata dalla riorganizzazione dell’area Digital, si attui una vera riqualificazione che consenta di mantenere inalterati i livelli occupazionali locali.

La creazione di un’unica struttura replicabile nei diversi paesi, avviata con il progetto di fusione di UCS in banca, non deve essere effettuata in una mera logica di spostamenti geografici di attività a danno dell’occupazione.

Ribadiamo la nostra preoccupazione e contrarietà rispetto agli effetti che questo processo potrebbe determinare se non gestito in un’ottica di responsabilità sociale, e senza considerare il grande contributo profuso da lavoratrici e lavoratori in termini di professionalità e dedizione, in questi anni.

Per tale ragione, anche al fine di mitigare un clima di incertezza, considerando che ad oggi non è ancora definita ed attuata una chiara strategia Digital con impatti in tutto il Gruppo, è necessario un dialogo sociale costante, attivo, a livello di CAE ed a livello nazionale/ locale. E’ fondamentale che i rappresentanti dei lavoratore di questo CAE possano agire il loro ruolo non solo di informazione, ma anche di consultazione, in un’ottica propositiva ed a tutela dei colleghi.

Se l’intelligenza artificiale diventerà, come dichiarato dall’azienda, un reale supporto per il nostro Gruppo, è più che mai cruciale un confronto puntuale nel tempo per addivenire, come in passato su altri temi fondamentali, a definire principi, e linee guida comuni a supporto di tutti i colleghi.

Per tutte le ragioni sin qui evidenziate non mancheremo di fare sentire le nostre voci, con le modalità di volta in volta più adatte, a sostegno di ogni Paese, in condivisione con la TUA (Trade Union Alliance).

Vogliamo esprimere la nostra piena solidarietà alle lavoratrici e lavoratori di UniCredit Services GmbH in mobilitazione in questi giorni a tutela dell’ occupazione, ed a supporto delle loro richieste di reali politiche di riqualificazione interna, al fine di escludere fenomeni di mobilità geografica a danno dei colleghi coinvolti.

COMITATO RISTRETTO DEL CAE DI UNICREDIT – TRADE UNION ALLIANCE

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