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Lotto marzo – Perché scioperiamo
Per l’8 marzo – giornata internazionale per i diritti delle donne – la Fisac Cgil di Roma e del Lazio, in risposta all’appello lanciato dal movimento “Non Una Di Meno”, ha proclamato lo sciopero regionale per tutte le lavoratrici e per tutti i lavoratori del nostro settore.
Dopo grande manifestazione del 25 novembre, con più di mezzo milione di persone in piazza, scioperiamo contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme.
Scioperiamo per eliminare la violenza maschile contro le donne, per sradicare il paradigma culturale e sociale e interrompere la spirale di violenza sessista.
L’ascesa delle destre scioviniste in Italia e nel mondo, con le loro politiche xenofobe, nazionaliste e familiste, ha alimentato un clima di odio e violenza e portato misure repressive e antidemocratiche che non risparmiano neanche giovani studentesse e giovani studenti. Nel 2023 si sono registrati 118 femminicidi di cui gran parte in ambito familiare. Ancora troppe le molestie sul lavoro spesso taciute per paura.
In un momento in cui l’attacco ai diritti del lavoro e di cittadinanza vede soccombere soprattutto le donne sul piano del salario e del ruolo sociale è ancora più importante la rivendicazione di un’effettiva parità di genere.
Nel nostro settore le donne sono circa la metà della forza lavoro e la distribuzione di genere nei livelli professionali del campione bancario fa emergere come le impiegate siano il 65% (54% gli uomini), i quadri donne il 33% (43% gli uomini) e lo 0,7% le donne dirigenti (1,3% gli uomini). Si evidenzia inoltre uno scarto significativo sulla retribuzione annua lorda in tutte le categorie professionali.
Scioperiamo contro la cancellazione del reddito di cittadinanza grazie al quale molte donne hanno trovato il coraggio di uscire da situazioni di violenza per iniziare una nuova vita.
L’8 marzo scioperiamo per la difesa della L. 194/1978 e contro lo smantellamento e la privatizzazione del Servizio Sanitario Nazionale, contro la chiusura dei consultori pubblici e lo sgombero di quelli autogestiti.
Scioperiamo contro la scuola del merito che accentua le divisioni di classe e aziendalizza l’istruzione.
Scioperiamo per la pace e per l’autodeterminazione dei popoli, contro il genicidio in Gaza, per la fine dell’occupazione sionista da parte di Israele e per la liberazione della Palestina.
Dal 7 ottobre sono circa 30.000 i morti, un genocidio messo scientemente in atto dal governo di ultradestra di Netanyahu e Ben Gvir. Per non parlare degli edifici distrutti fra cui tanti ospedali.
Le mobilitazioni e lo sciopero dell’8 marzo oggi non possono che assumere, quindi, anche una connotazione fortemente internazionalista e antimilitarista, contro le guerre della NATO, contro i bombardamenti di Israele e in sostegno alla causa del popolo palestinese.
Queste le ragioni dello sciopero:
- contro le forme di violenza e ogni discriminazione di genere;
- per un welfare pubblico e universale;
- contro tutti i lavori sottopagati e precari;
- per contratti stabili e tutelanti;
- per una sanità pubblica veramente universale, accessibile e libera da stereotipi sessisti, transfobici, grassofobici, abilisti e razzisti;
- contro l’obiezione di coscienza e l’ingresso delle associazioni antiabortiste nei consultori;
- per un aborto libero, sicuro e gratuito;
- per la difesa della L. 194/1978 e del diritto all’autodeterminazione, della rete nazionale dei consultori pubblici e privi di obiettori;
- contro la violenza della scuola del merito e dell’umiliazione;
- per la pace, l’autodeterminazione dei popoli e la giustizia sociale;
- per chiedere il cessate il fuoco immediato e permanente, la fine del genocidio e dell’occupazione sionista da parte di Israele e la liberazione della Palestina;
- contro la crisi climatica e per una transizione ecologica ed energetica equa;
- Per il diritto allo sciopero e alla mobilitazione.
Facciamo circolare il materiale riportando le motivazioni dello sciopero nei posti di lavoro programmando se possibile momenti di incontro e volantinaggio.
CORTEO: L’appuntamento è per il giorno 8 marzo alle ore 9.30 in piazzale Ugo La Malfa (Circo Massimo) lato FAO / uscita metro.
La Segreteria
Il Dipartimento Politiche di Genere
Fisac Cgil di Roma e Lazio
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