(Non) sono solo canzonette

Banco di Lucca, breve storia in musica(l) del primo Contratto integrativo aziendale

di Nicola Lazzerini – delegato Fisac Cgil Banco di Lucca 

Il Banco di Lucca e del Tirreno è una piccola Banca, che fa parte, insieme al Banco di Imola, del gruppo La Cassa di Ravenna. Ci lavorano una cinquantina di persone. Dipendenti che non avevano un Contratto integrativo aziendale, ma solo alcune concessioni rilasciate unilateralmente dalla Direzione Generale.

I colleghi chiedevano in continuazione ai delegati sindacali “Quando quando quando” avrebbero avuto un Cia. Sembrava proprio una storia “Senza fine”. C’erano dei colleghi che sostenevano che avrebbero fatto “Il pensionato” senza mai vederlo.

Come Fisac Cgil abbiamo provato (con successo) ad allargare la platea degli iscritti perché “Strada facendo” ci avrebbe sicuramente agevolato per aprire una trattativa.

E così è stato.

Il percorso è stato lungo, ma noi abbiamo messo in campo “Forza e coraggio” e nei momenti di sconforto ci incoraggiavamo al grido di “Venceremos”.

Ogni anno quando i colleghi delle altre banche ricevevano il premio al delegato sindacale “Piange(va) il telefono” e le lamentele dei colleghi erano le solite: “Si può dare di più”, ma “Che colpa abbiamo noi”.

Noi provavamo a chiedere ugualmente, pur in assenza di Cia l’elargizione di un premio, ma la risposta era sempre la solita “No tengo dinero”.

I delegati più esperti mi incoraggiavano e mi dicevano “Non farti cadere le braccia”.

E dopo diversi tentativi, abbiamo strappato “L’appuntamento” per iniziare la trattativa.

I buoni risultati del Banco ci davano “Una ragione di più” per sottoscrivere un bel contratto integrativo, e così è stato. E finalmente “Spunta (la luna) il contratto dal monte” e al sindacalista che scrive queste righe, e che era alla prima firma di un contratto è scappata “Una lacrima sul viso”.

Con la firma del primo Contratto integrativo del Banco, abbiamo fatto la storia. Ma del resto si sa: “La storia siamo noi”.

Ps

Non ce ne vogliano Tony Renis (“Quando quando quando), Gino Paoli (“Senza fine”), Francesco Guccini (“Il pensionato”), Claudio Baglioni (“Strada facendo”), Alessandra Amoroso (“Forza e coraggio”), Inti Illimani (“Venceremos”), Domenico Modugno (“Piange il telefono”), il trio Enrico Ruggeri, Gianni Morandi e Umberto Tozzi (“Si può dare di più”), The Rokes (“Che colpa abbiamo noi”), Righeira (“No tengo dinero”), Edoardo Bennato “(“Non farti cadere le braccia”), Ornella Vanoni (“L’appuntamento” e “Una ragione di più”), Pierangelo Bertoli con i Tazenda (“Spunta la luna dal monte”), Bobby Solo (“Una lacrima sul viso”), Francesco De Gregori (“La storia siamo noi”).

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