Fisac Lazio: Nota RSA Garante Privacy su vigilanza Intelligenza Artificiale

Fisac Lazio: Nota RSA Garante Privacy su vigilanza Intelligenza Artificiale

Di seguito la nota inviata dalla nostra RSA Fisac CGIL del Garante Privacy insieme a First CISL e Sinpriv-FISAV sulla cruciale questione dell’attribuzione delle competenze in tema di vigilanza sull’intelligenza artificiale che il Governo vorrebbe affidare non ad una autorità terza ed indipendente ma all’Agenzia per l’Italia Digitale, agenzia tecnica della Presidenza del Consiglio dei Ministri:

Al Presidente Prof. Pasquale Stanzione
Al Collegio
Al Segretario Generale Cons. Fabio Mattei

OGGETTO: affidamento delle competenze in materia di Intelligenza artificiale.

Si apprende dai giornali che, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti ha dichiarato |’intenzione del Governo di individuare nelle Agenzie per l’Italia Digitale e per la Cybersicurezza le autorità responsabili cui affidare i compiti di controllo e vigilanza nazionale sull’intelligenza artificiale, intenzione che troverebbe espressione nel preannunciato disegno di legge in materia previsto entro la prossima settimana.

La scelta governativa di una governance in materia di IA condivisa tra ACN e Agid appare quanto mai singolare alla luce delle stesse dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario che la fondano su criteri decisamente in contraddizione tra loro, da un lato celebrando una visione antropocentrica della intelligenza artificiale, che colloca giustamente la tecnologia a servizio dell’uomo, dall’altro giustificando la decisione quale conseguenza della mancanza di competence tecnico/scientifiche presso le autorità amministrative indipendenti.

Tale scelta oltre a porsi in contrasto con le disposizioni comunitarie e la stessa logica che richiede necessariamente un controllo “terzo” rispetto agli attori in gioco, disconosce quanto fatto da questa Autorità nel corso degli anni: dal contrasto alle decisioni esclusivamente automatizzate (in base ad una disposizione del GDPR e prima ancora della direttiva 95/46/CE), ai recenti interventi nei confronti di alcuni chatbot che hanno posto il Garante in posizione di punta rispetto agli altri paesi europei, che spesso si rivolgono all’Autorità per affinare le rispettive azioni di controllo e contrasto,

È inutile sottolineare in questa sede quanta parte della disciplina in materia di protezione dei dati sarà coinvolta nei processi di sviluppo dell’intelligenza artificiale: dalla raccolta delle informazioni, al loro utilizzo a fini di training, ai risultati prodotti, agli impatti sull’immagine della persona (deepfake; deep nude…). Temi che richiedono competenze tecniche, che il Garante sicuramente ha, come dimostrato sin qui, ma anche giuridiche e che non possono improvvisarsi.

L’affidamento ad altre autorità (peraltro di carattere governativo) non potrà eliminare le competenze del Garante, ma creerà un nuovo punto di frizione istituzionale foriero di problemi su una tematica che invece ha bisogno di decisioni rapide e competenti.

Stante il precipitare degli eventi descritti a causa dell’imminente presentazione al Parlamento di un disegno di legge, chiediamo al Collegio di informare con assoluta urgenza le scriventi OOSS sulle azioni che lo stesso ha intraprese o intende porre in essere a difesa del ruolo e dell’integrità delle competenze dell’Autorità.

Roma, 21 marzo 2024

Le OO.SS.
First CISL, Sinpriv-FISAV, Fisac CGIL

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