FONDO PENSIONE
“Non c’è nulla come la fretta che faccia perder tempo e, a volte, anche opportunità…”
Troppo spesso per la fretta e gli impegni tralasciamo le cose, in particolare quelle che non sono evidenti e che non riteniamo importanti nell’immediato.
È un errore che facciamo anche in relazione alla nostra posizione del Fondo Pensione.
Il recente rinnovo degli organismi ha creato l’occasione per molti colleghi di entrare nella propria posizione e prendere visione di quanto ciascuno di noi ha maturato evidenziando che, in tantissimi casi, il Fondo è la prima voce dei nostri risparmi.
Partiamo da questo per cercare di valorizzare al meglio questa opportunità di risparmio tornando sull’argomento per trattarlo “in pillole” partendo dal punto relativo a CONTRIBUZIONE e correlati ASPETTI FISCALI.
CONTRIBUZIONE – OPPORTUNITÀ DA COGLIERE CON QUALCHE ATTENZIONE
La pubblicazione del recente andamento delle varie linee di gestione del nostro Fondo ha evidenziato che spesso si riesce ad andare oltre il benchmark, combinandolo a costi di gestione contenuti.
Per questo molti colleghi scelgono di aumentare la percentuale di contribuzione al Fondo, di seguito alcune pillole informative in proposito che possano consentire di scegliere con maggiore consapevolezza:
QUELLO CHE VERSO NEL FONDO VIENE TASSATO?
La contribuzione al Fondo Pensione è deducibile fiscalmente fino ad un massimo di 5164,57 euro annui. In questa cifra rientrano i contributi versati dal datore di lavoro, i contributi versati dal/la dipendente, i contributi versati in favore dei figli, il buono pasto versato a contribuzione del fondo pensione ed altre possibili voci derivanti da accordi aziendali. NON rientra nel computo quanto versato da residuo Welfare in relazione al VAP, non rientra la quota di TFR versata.
Entro la soglia dei 5.164,57 euro i contributi versati non vengono pertanto tassati al momento del versamento, saranno tassati al momento dell’erogazione delle prestazioni (anticipazioni o riscatti) ma certamente ad aliquote inferiori all’aliquota marginale.
COME AUMENTO LA MIA PERCENTUALE DI CONTRIBUZIONE AL FONDO?
È sufficiente entrare nella Area Riservata del Fondo Pensione e selezionare contribuzione – percentuale di contribuzione.
La scelta è molto “elastica” e può essere modificata di anno in anno sia in incremento che in riduzione anche riportando alla percentuale minima (0,20% per iscritti ante 28 aprile 1993 e 1% per iscritti post 28 aprile 1993)
L’AZIENDA QUANTO VERSA NELLA POSIZIONE?
Grazie agli accordi sottoscritti dalla FISAC insieme alle altre organizzazioni sindacali, è sufficiente aderire al Fondo anche contribuendo nella misura minima (vedi sopra) per avere diritto all’intera contribuzione aziendale, che, nel nostro gruppo, è almeno pari al 3,5% della retribuzione utile per il calcolo TFR. Per conoscere la base di calcolo puoi fare riferimento al rigo W40 del cedolino. Puoi verificare il contributo versato dall’azienda sia nel sito del Fondo che alla voce di busta paga “WPP F.do pens % c/az”
POSSO EFFETTUARE VERSAMENTI AGGIUNTIVI DI CONTRIBUZIONE SENZA MODIFICARE LA PERCENTUALE?
È anche possibile effettuare versamenti volontari “straordinari” durante l’anno. Il relativo regolamento è reperibile nella sezione «Modulistica» del Sito del Fondo Pensione. Anche questi versamenti concorrono a formare l’importo massimo deducibile di € 5.164,57
COME VEDO QUANTI CONTRIBUTI HO VERSATO LO SCORSO ANNO?
Dal CUD appena ricevuto nelle caselle 412 e 413 sono evidenziati rispettivamente i contributi versati entro il limite non tassato e quelli versati che superano il limite. Nell’esempio indicato di seguito si sono versati € 13,13 di contributi oltre il limite non tassato.
COSA FARE SE HO SUPERATO LA SOGLIA DI DEDUCIBILITÀ DEDOTTA DAL REDDITO?
Se si fosse superata la soglia di deducibilità di 5164,57 euro, la parte eccedente, nell’esempio sopra indicato i 13,13 euro, viene tassata ad aliquota marginale. Pertanto, per evitare che la somma venga poi tassata anche in fase di erogazione delle prestazioni del Fondo (anticipazioni o riscatti), è necessario inviare al Fondo la comunicazione dei contributi non dedotti entro il 31.12. dell’anno successivo a quello in cui non ci si è potuti avvalere della deducibilità in sede di dichiarazione dei redditi, cioè l’anno successivo ai versamenti.
COME COMUNICO AL FONDO I CONTRIBUTI NON DEDOTTI NEL 2023?
Per comunicare al Fondo eventuali contributi non dedotti nel 2023 abbiamo tempo sino al 31.12.2024. Lo facciamo direttamente accedendo alla nostra posizione nel Fondo e selezionando contribuzione – contributi non dedotti
PER RIEPILOGARE abbiamo cercato di elencare nei vari punti i motivi per cui vale la pena fermarsi a valutare l’andamento della propria posizione Fondo ed anche se intervenire sulla propria percentuale di contribuzione. Per approfondire questi aspetti i delegati della FISAC sono a tua disposizione.
Torneremo sull’argomento Fondo Pensione con una comunicazione IN PILLOLE che possa consentire a ognuno di noi di conoscere e approfondire una forma di risparmio che, torniamo a dire, per tanti è il risparmio più importante in termini reali.