Riduzione di mezz’ora: Agos perde l’appuntamento col progresso?

3 - Fisac Cgil

METTERSI D’IMPEGNO PER… ESCOGITARE SOLUZIONI SBAGLIATE!!!

L’azienda ci ha comunicato che, come praticamente tutte le aziende del CCNL ABI, intende collocare la mezz’ora di riduzione oraria settimanale (prevista dal rinnovo CCNL ABI), nella giornata di venerdì. Ma, differenziandosi dai principali competitor (che semplicemente chiudono prima al venerdì), l’azienda ha “escogitato” un’applicazione non uguale per tutti.

  • In alcuni casi la riduzione sarebbe “in chiusura”, con uscita mezz’ora prima rispetto al proprio attuale orario:
    • e questo è per noi l’approccio corretto, da applicare a tutti…
  • Invece in  altri casi, la “pensata”  aziendale prevedrebbe (a settimane alterne) l’entrata mezzora più tardi:
    • e questo per noi è SBAGLIATO!!!

Incredibile come Agos, che si presenta sempre come il meglio del meglio quando parla di sé stessa, poi nel confronto concreto con le altre aziende riesca a perdersi in un bicchier d’acqua, con scelte del tutto evitabili (infatti gli altri non le fanno), così avvilenti per i propri lavoratori…

UN’OCCASIONE STORICA: NON POSSIAMO PERMETTERCI DI PERDERLA!

Ci siamo opposti davvero con rabbia a questa idea, così balzana, miope e sbagliata. Che avrebbe l’effetto grottesco di:

  • trasformare gli avanzamenti del contratto in svantaggi per i lavoratori;
  • creare disparità inaccettabili tra lavoratori;
  • distruggere la flessibilità oraria.

Come TSUM pensiamo che questo primo passo di riduzione dell’orario, per quanto apparentemente modesto, rappresenti una grande rivoluzione rispetto all’approccio datoriale agli orari: non solo nel settore, ma nell’intero contesto nazionale italiano!

E dunque questa è un’occasione “storica” che non possiamo mancare solo perché non si vogliono turbare alcune “comodità” aziendali!!!

NOI CERCHIAMO SOLUZIONI: DISCUTIAMO OGNI POSSIBILITÀ, VERA E CONCRETA

Quindi non ci siamo arresi di fronte alla strabiliante noncuranza con cui l’azienda si presenta a questo facile appuntamento col progresso.

Stiamo lavorando per cercare di superare gli ostacoli in maniera estremamente concreta, ingaggiando l’azienda a superare i NO che finora ci ha risposto, a superare incrostati limiti mentali (“mezz’ora in meno? Non possiamo proprio permettercelo!”) e trovare soluzioni alternative.

In concreto, per evitare il dualismo nei trattamenti (che nel tempo andrebbe a toccare inesorabilmente tutti quanti), affinché l’unica regola aziendale sia quella della mezz’ora in uscita per tutti, stiamo proponendo di analizzare e circoscrivere al massimo i pochi casi davvero inderogabili di copertura al venerdì pomeriggio, in cui è “realmente” necessario un presidio.

E solo per questi pochi casi potremmo essere disposti a discutere le modalità per un presidio limitato al minimo necessario, ed in un percorso di miglioramento del bilanciamento tra tempo di lavoro e tempo di vita.

IL TSUM FA SEMPRE VOTARE I LAVORATORI

Vogliamo però che questa nostra apertura produca soluzioni che siano accettabili per i lavoratori. Proprio per questo ci siamo dati delle precise regole, che sono costitutive del Tavolo Maggioritario. Infatti, come TSUM manteniamo il nostro impegno a sottoporre accordi di questo tipo al voto vincolante dei lavoratori.

Per questo vi anticipiamo che terremo assemblee per spiegare la trattativa e, in caso di accordo con l’azienda, per farvelo votare!

FILIALI: UNO “STOP” INACCETTABILE

D’altra parte, però, resta un problema, al momento, insormontabile: l’azienda non intende diminuire l’apertura al pubblico delle filiali al venerdì.

Adesso pare proprio che l’ultima mezz’ora di venerdì sia diventata la più fondamentale… altrimenti il cliente corre dalla concorrenza… peccato che a noi risulta che se lo facessero troverebbero chiuso (visto che i principali competitor, più semplicemente, chiudono mezz’ora prima).

Ma per noi questo “muro aziendale” non è soltanto sbagliato rispetto al tema della mezz’ora, ma è anche un pessimo segnale rispetto alla richiesta storica dei lavoratori delle filiali (assemblee TSUM FISAC-UILCA), ovvero il turno unico: se l’azienda si impunta su mezz’ora del venerdì, che possibilità ci sono di diminuire gli orari in futuro? Anche su questo tema stiamo aspettando risposte serie dall’azienda, che deve chiarire ai lavoratori le proprie intenzioni per il futuro…

CI ASPETTIAMO UN PASSO IN AVANTI

Dopo l’ultimo incontro abbiamo avanzato una nostra proposta di mediazione…

Il prossimo incontro è fissato per martedì speriamo che anche l’azienda faccia la sua parte di strada per giungere ad una giusta soluzione, comunque… vi faremo sapere!

17 giugno 2024 IL NUOVO TAVOLO SINDACALE UNITARIO FISAC-UILCA

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