CAI DR Liguria: ma cosa sta succedendo?

3 - Fisac Cgil

MA COSA STA SUCCEDENDO?!?

Estate 2024 in DR Liguria: è boom di missioni e… dimissioni: salti mortali per riuscire a garantire i servizi alla clientela (ma non sempre ci riusciamo…) e altri 4 colleghi che nell’ultimo mese si sono licenziati

Solo un mese fa, nel nostro ultimo comunicato sindacale del 4 giugno, avevamo manifestato preoccupazione per il crescente fenomeno delle dimissioni ma mai ci saremmo immaginati dopo così poco tempo di dover scrivere di altri 4 colleghi che lavoravano nelle filiali della Direzione Regionale Liguria e che hanno deciso di licenziarsi. La preoccupazione si sta trasformando in angoscia e smarrimento visto che nel primo semestre del 2024 sono stati 7 i dimissionari (contro 0 assunzioni!), tutti provenienti dal retail, un vero e proprio record (negativo!) per la nostra realtà e che sta mettendo ancora più in ginocchio una situazione di organico della DR seriamente critica.

Pur sapendo che quello delle dimissioni rappresenti al giorno d’oggi per il mondo del lavoro un fenomeno crescente con cui dover fare i conti e che sia comune a più o meno tutte le DR, restiamo fermi nell’idea che se un lavoratore è dipendente di una impresa dove è ben retribuito, dove è rispettato come persona ed appagato professionalmente, dove ha prospettive di crescita e di fare esperienze trasversali, dove riesce a conciliare adeguatamente i tempi di lavoro con quelli della vita privata, dove, in definitiva, sta bene… difficilmente deciderà di andarsene da quell’azienda. Siamo consapevoli che probabilmente una parte delle dimissioni in questione erano inevitabili ma per alcune crediamo che un diverso approccio gestionale ed un maggiore ascolto avrebbe potuto evitare questo epilogo.

Auspichiamo che da parte dell’azienda e della DR ci sia urgentemente una seria e profonda riflessione su quanto accaduto negli ultimi mesi, che non può essere semplicemente derubricato come “fenomeno in linea con le percentuali di settore” o come “scelte di vita di singoli”. È fondamentale soffermarsi anche sull’età di questi ex colleghi (36 anni di media) sui quali la banca ha impiegato tempo e risorse e che, nella maggior parte dei casi, rappresentavano il futuro di questa azienda!

Purtroppo questo alto numero di dimissioni hanno avuto un impatto molto negativo sia perché avvenute all’interno della DR più piccola  della  banca sia in considerazione  dell’organico  attuale, largamente insufficiente per fare fronte alle quotidiane difficoltà e per garantire il normale servizio alla nostra clientela. Ne sono dimostrazione i recapiti che non aprono nemmeno nei giorni in cui dovrebbero, le filiali che non riescono ad offrire il servizio di cassa, i Direttori che si siedono in cassa e fanno cassa, i colleghi che non fanno più il lavoro richiesto dalla propria mansione e quelli che inconsapevolmente sono diventati “gruppo di manovra” e sempre più spesso non operano nella propria sede di lavoro bensì in altre filiali in difficoltà.

Reiteriamo all’azienda la richiesta di procedere senza indugio con nuove assunzioni per sostituire i dimissionari e per riequilibrare un organico della DR sempre più in difficoltà, nemmeno più nelle condizioni di “assorbire” normali situazioni che periodicamente si presentano come maternità, aspettative, infortuni o lunghe malattie. Vogliamo cogliere l’assunzione di un giovane a tempo determinato avvenuta settimana scorsa, il primo dopo 9 mesi, come un primo timido segnale in tal senso.

Ai colleghi predichiamo responsabilità e prudenza: in una situazione di forte stress lavorativo come quella attuale diventa ancora più fondamentale guardare con priorità agli aspetti qualitativi e di compliance del  nostro lavoro. In considerazione anche dei numerosi e  quotidiani giri tra filiali,  in particolare di personale amministrativo, raccomandiamo il rispetto della normativa aziendale contenuta nel Testo Unico sulla gestione del contante e nel Testo Unico della Sicurezza Fisica. Infine l’ultimo appello, ma non meno importante, è per il rispetto dell’orario di lavoro e dell’ora di pausa pranzo, sempre più spesso disattesa per terminare le incombenze mattutine o portare avanti le proprie pratiche.

Le scelte fatte dal nostro datore di lavoro non possono e non devono tradursi in penalizzazioni per il personale in rinunce di quelli che sono diritti fondamentali dei lavoratori!

La Spezia, 10 luglio 2024

Le OO.SS. della DR Liguria di Crédit Agricole Italia

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