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Abbiamo appreso dello spostamento della storica sede di Lucca a Guamo, a seguito della scelta aziendale di vendere gli edifici di proprietà in cui essa era locata, passando quindi da edifici di proprietà ad uno in locazione.
Questa decisione aziendale (seppur legittima) ha aperto nei lavoratori di Lucca una serie di domande e preoccupazioni. Alcune che potremmo definire pratiche1 (quasi sovrapponibili a quelle scaturite nel cambio della sede di Milano) ma altre strategiche, quest’ultime specificatamente dovute alla scelta aziendale di abbandonare edifici di proprietà (nella totale disponibilità aziendale) per una soluzione in locazione presso terzi (a disponibilità temporanea, rinnovabile solo con il consenso di un soggetto terzo). Entrambe le tipologie di domande sono importanti, crediamo che le soluzioni pratiche possono sempre essere ricercate “in itinere” e con più calma nel tempo mentre quelle strategiche, in continuità a quanto fatto a suo tempo con l’accordo di fusione, possono e debbano essere risolte solo da una sua presa di responsabilità verso i colleghi.
Infatti, con l’accordo di fusione (tuttora valido) l’azienda si è formalmente impegnata a prevedere oltre ad una Direzione a Milano, “una seconda decentralizzata a Lucca, dove saranno ubicate alcune strutture specializzate e unità di business valorizzando il personale locale”.
Riteniamo che sia importante garantire ai lavoratori che la scelta di spostare la sede a Guamo2 e passare a edifici in locazione non sia foriera di possibili ulteriori futuri disimpegni (seppur non voluti).
Pertanto, oltre a non sottrarsi alla discussione sulle questioni pratiche, auspichiamo da parte sua un impegno formale su tre principi strategici generali:
- Valorizzazione delle professionalità:
- Impegno a sviluppare modalità specifiche per rendere effettivo nel tempo tale impegno.
- Mantenere le riunioni del CDD anche presso la nuova sede.
- Mantenimento delle postazioni di lavoro sul territorio Lucchese:
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- L’accordo di fusione stabilisce che la sede sia nel comune di Lucca, dato che l’azienda ha deciso di spostarla unilateralmente fuori da tale comune, risulta necessario quantomeno aggiornare l’impegno territoriale formale (inserendo, oltre al territorio di Lucca, Guamo) o tale garanzia non sarà più presente. Garanzia fondamentale, nel caso di una futura cessazione della locazione (che non può essere esclusa da Agos non dipendendo dalla sua sola volontà).
- Con l’accorpamento in un unico edificio di via Angeloni l’azienda pur diminuendo le postazioni di lavoro manteneva comunque la possibilità di usare, in caso di presenze superiori al CAP, le postazioni negli edifici “chiusi”3. Si dovrà garantire che anche nella nuova situazione tali problematiche siano risolte senza comportare ricadute negative sui lavoratori e sul loro work life balance.
3. Garanzie occupazionali per tutti
– Attualmente presso la sede di Lucca lavorano, tutti i giorni, anche diversi colleghi che formalmente non hanno le nostre stesse garanzie, ma che noi non vogliamo considerare meno colleghi (servizio di portineria, sicurezza, pulizia, servizi IT), l’azienda deve garantire anche loro.
Chiediamo quindi che sia siglato un patto tra l’azienda ed i lavoratori4 che, condividendo questi principi garantisca ed accompagni un più sereno cambio di sede.
IL NUOVO TAVOLO SINDACALE UNITARIO FISAC-UILCA
1 es: “ci sarà il parcheggio?”, “come saranno gestiti i buoni pasto e la mensa?”, “come saranno organizzati gli uffici fisicamente?”
2 Guamo è una frazione del comune di Capannori
3 ciò è stato messo in pratica per diverse riunioni/meeting che si sono materialmente svolte “in villa” senza impatti negativi per i lavoratori stanziali.
4 di cui i sindacati sono i rappresentanti legali liberamente scelti