CAI: Bonus Natale 2024

100 € – criteri stringenti di erogazione

All’inizio di ottobre, con successive variazioni in corso d’opera, è stata prevista ai lavoratori dipendenti per l’anno 2024 una erogazione di importo pari a 100 euro (riparametrato in rapporto al periodo di effettivo servizio), cosiddetto Bonus Natale.

La somma verrà erogata dal datore di lavoro (sostituto d’imposta), unitamente all’erogazione della tredicesima mensilità. Beneficiari del bonus potranno essere anche i nuclei composti da un solo genitore con figlio a carico; non sarà però cumulabile, nel senso che non potrà essere percepito dai due genitori per lo stesso figlio.

L’erogazione quando spetta e come ottenerla:

  • Serve un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro (Si tiene conto anche dei redditi assoggettati a cedolare secca, dei redditi assoggettati a imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario, della quota di agevolazione ACE e delle mance); l’ imposta lorda sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni spettanti; non concorre all’ ammontare del reddito complessivo la prima abitazione e le sue pertinenze.
  • Serve avere figlia/o a carico. (Per essere “a carico” il reddito limite è di 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Per i figli entro 24 anni sale a 4mila euro).
  • Per ottenerla: SERVE SPECIFICA RICHIESTA. Per ricevere il bonus è necessaria una specifica richiesta del lavoratore al datore di lavoro in cui attesta di averne diritto indicando il CF del figlio/a a carico. Arriverà specifica News da parte dell’azienda con le indicazioni in proposito.
  • Periodo di computo: i 100 € vanno parametrati ai giorni di lavoro nel 2024. Va considerato il numero dei giorni compresi nel periodo di durata del rapporto di lavoro per i quali il lavoratore ha diritto alle detrazioni per lavoro dipendente. Ci rientrano le festività, i riposi settimanali e gli altri giorni non lavorativi e vanno sottratti i giorni per i quali non spetta alcun reddito. In caso di contratto a tempo parziale, il bonus non va riproporzionato.

Deve essere dunque il lavoratore a tenere conto del reddito complessivo. In caso gli fosse stato erogato e non spettasse, deve restituirlo in sede di dichiarazione fiscale (730 o dichiarazione dei redditi). Nel caso in cui invece ne avesse diritto e non gli fosse stato erogato potrà richiederlo sempre in sede di dichiarazione dei redditi.

A causa delle ultime variazioni alla norma effettuate in settimana l’azienda ha in corso di elaborazione le modalità per consentire la richiesta alle/ai colleghe/i interessate/i. Arriverà una news in proposito.

Per quanto ci riguarda, non vogliamo stare a disquisire della misura (100 €) ma riteniamo paradossale che debba essere la/il lavoratrice/lavoratore a verificare che sussistano le condizioni in relazione all’erogazione con la possibilità di dovere restituire la cifra in sede di successiva dichiarazione dei redditi in un paese in cui ogni mese viene varato un concordato a favore di chi evade le tasse con regolarità.

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