Credem: FOGLIO FISAC – Novembre 2024


UNO SGUARDO AL SETTORE

Giusto un anno fa, novembre, si concludeva positivamente la trattativa per il rinnovo del CCNL tra le OO.SS. Nazionali e ABI, con l’unanime consenso delle lavoratrici e dei lavoratori. A fronte dei positivi risultati finanziari delle banche, sono scaturiti importanti riconoscimenti economici e miglioramenti normativi, inclusa la riduzione dell’orario di lavoro.
Nel corso del 2024 nel settore si sono susseguiti importanti accordi relativamente all’applicazione del Fondo di Solidarietà nei principali Gruppi Bancari. Ci riferiamo in particolare a quelli ultimi intervenuti nel gruppo Intesa San Paolo e in Unicredit.
In Intesa l’accordo prevede la possibilità di accesso volontario all’esodo, o al pensionamento, per 4.000 persone, a fronte delle quali sono previste 3.550 assunzioni nella rete filiali e nelle sedi del Gruppo. Un accordo largamente migliorativo rispetto a quanto convenuto in quelli precedenti.
In Unicredit l’intesa vede coinvolte circa 1.600 persone sia per coloro che potranno aderire al piano di esodo (circa 1.000) sia per coloro per i quali è previsto un piano di ricollocazione e riqualificazione professionale (circa 600).
Ricordiamo che il Fondo di Solidarietà fu istituito nel 2000 ed è servito a regolare, negli anni, i vari processi di ristrutturazione e riorganizzazione che hanno attraversato il settore fino ad oggi, salvaguardando le lavoratrici e i lavoratori che erano interessati da tali processi.
Rammentiamo che Credem non ha mai voluto ricorrere all’utilizzo del Fondo Esuberi (salvo una eccezione verificatasi circa 20 anni fa quando si applicò alla sola regione Puglia, in occasione dell’incorporazione della Banca Popolare Dauna), nonostante la sempre dichiarata disponibilità del Sindacato a sottoscrivere accordi in tal senso.
Nel frattempo in alcuni Istituti di Credito si sottoscrivono accordi per il rinnovo dei Contratti Aziendali. Riportiamo di seguito alcuni di queste banche.

Banca del Fucino: aumento contributo aziendale per la polizza sanitaria; aumento del contributo a carico azienda al 5%; aumento buono pasto a 12 euro; aumento del rimborso chilometrico missione a € 0,50/km.

Banca MPS. A ottobre sottoscritto importante accordo che prevede aumento buono pasto a 7 euro; aumento contributo a carico Azienda al 3% a Previdenza Complementare; Premio Aziendale e firma di un Protocollo programmatico sul rinnovo del contratto aziendale.

Banca Sella. Le principali novità riguardano l’aumento del ticket pasto dai precedenti 6 euro ad 8 euro ed il contributo aziendale alla previdenza complementare che passa dall’attuale 2,2% al 2,8%.
Come sempre, seguiamo con molta attenzione quanto avviene nel nostro settore e lo vogliamo condividere con le colleghe e i colleghi, per trovarci pronti, quando si dovrà procedere anche nella nostra azienda, al rinnovo del Contratto Aziendale.

Un importante accordo in categoria

Intendiamo riportare un accordo che riteniamo sia un esempio di buone relazioni e, di riflesso, per alcune analoghe vicende che abbiamo affrontato in Credem nel tempo, qualcuna anche di recente, che hanno avuto un epilogo negativo, senza la sottoscrizione di alcun accordo.
Si è chiusa a ottobre scorso la trattativa per la cessione di 14 sportelli del Centro-Nord di Banca Popolare di Puglia e Basilicata a Banco di Desio e della Brianza.
L’accordo firmato da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin sancisce il passaggio di 76 lavoratori con la garanzia del mantenimento dell’inquadramento attribuito, l’anzianità di servizio, anche convenzionale e la retribuzione individuale fissa.

Sono stati mantenuti tutti gli ad personam e i trattamenti individuali di varia natura. I dipendenti interessati conserveranno l’attuale misura percentuale del contributo aziendale alla previdenza complementare (3,80%), maggiore di quella riconosciuta in Banco di Desio e della Brianza (3%) e potranno conservare l’adesione a Previbank o scegliere di iscriversi al fondo pensione Previp. Inoltre, dalla cessione non deriveranno ricadute in termini di mobilità territoriale o professionale né cambiamenti di mansioni.

VARIAZIONE DELLA QUOTA DI TFR DESTINATA AL FONDO PENSIONE CREDEM

L’Azienda e le Organizzazioni Sindacali, nella qualità di soggetti sottoscrittori delle fonti istitutive della Cassa di Previdenza dei dipendenti del Gruppo Credito Emiliano (di seguito “Fondo Pensione”), hanno previsto la possibilità per tutti i dipendenti aderenti in maniera esplicita di modificare la scelta effettuata relativamente alla quota di TFR maturando destinata al Fondo Pensione, optando per il versamento integrale (100%) o parziale nelle misure prestabilite del 20% o 50%.
La variazione può essere effettuata una volta l’anno, nel mese di novembre, e avrà decorrenza da gennaio dell’anno successivo.
Questa opzione è possibile solo per chi ha aderito al Fondo Pensione Credem in maniera esplicita; chi aderisce in modalità silente (vedi FAQ n. 11 sito fondo pensione) potrà effettuare la variazione della quota di TFR maturando solo dopo aver attivato la contribuzione individuale.

Ricordiamo che la scelta riguarda solo le somme di TFR che il lavoratore maturerà.

Chi non intende variare la Sua posizione non dovrà inviare nessuna richiesta.

Ricordiamo che le nuove regole valgono anche per i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29/04/1993.
L’attuale quota di TFR destinata al Fondo Pensione può essere verificata nella busta paga di ottobre 2024. Nel piede del cedolino (parte inferiore della prima pagina) è presente la cella denominata “% TFR scelta a F.P.C.”:

♦  se il valore è uguale a 100 significa che il tutto il TFR maturando viene conferito al Fondo Pensione e, quindi, è possibile variare la scelta;

♦  se la cella è vuota occorre vedere il corpo del cedolino (parte centrale della prima pagina)
–  se è presente la voce “TFR a FPC (a. 1993): Gruppo Credem” significa che si è un “vecchio iscritto”e si può variare la scelta;
–  se è presente la voce “TFR a FPC silenti: Gruppo Credem” significa che si è silenti e non si può variare la scelta, se non diventando aderenti in maniera esplicita;
–  se è presente la voce “TFR accantonato in azienda” o “TFR a Fondo di Tesoreria INPS” significa che è stata fatta la scelta di lasciare il TFR in azienda/Fondo Tesoreria INPS. In tal caso è possibile comunque aderire al Fondo Pensione (compilando l’apposito modulo TFR1/TFR2) decidendo in fase di iscrizione la quota del TFR da destinare al Fondo stesso;
–  se è presente la voce “TFR a FPC (p. 1993): Previbank” significa che si sta versando il TFR al Fondo Previbank e non si può variare la scelta.

I consiglieri di amministrazione e i delegati del Fondo Pensione di espressione Fisac Cgil, sono a disposizione per ogni necessario chiarimento.

Fondo Pensione Credem

Ricordiamo a tutti i colleghi iscritti al Fondo Pensione Credem che, nel prossimo mese di Dicembre, previo avviso a mezzo mail, sarà possibile variare la percentuale di contribuzione, nonché il capitale assicurato caso morte o invalidità permanente per l’anno 2025. Le modifiche potranno essere effettuate collegandosi nella propria area personale seguendo il percorso: Agor>People>Fondo pensione>Accedi alla mia posizione individuale. A tal proposito invitiamo tutti coloro che ancora non si sono autenticati nell’area personale a farlo nel più breve tempo possibile, seguendo le istruzioni indicate. In caso di non inserimento di alcuna variazione, sia la percentuale contributiva che il massimale assicurato rimarranno invariati rispetto al 2024. Per qualsiasi chiarimento, potete rivolgervi all’ufficio FPE (mail casprev@credem.it) o ai nostri rappresentanti sindacali.

IL SISTEMA DELLE TUTELE E DEI SERVIZI DELLA CGIL

Il Sistema delle tutele e dei servizi della Cgil è l’insieme di tutte le attività offerte alle persone che nel corso delle varie fasi della vita (da quando concludono il sistema scolastico, a quando entrano nel mondo del lavoro, sino alla pensione) hanno necessità di essere assistiti o orientati nel sistema dei diritti.
Di seguito, i principali servizi a cui si rivolgono le lavoratrici e i lavoratori più frequentemente: l’assistenza fiscale, la tutela previdenziale e assistenziale, l’assistenza e la difesa dei diritti contrattuali, la consulenza sul mercato del lavoro.

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