LA NUOVA CORPORATE SUSTAINABILITY REPORTING DIRECTIVE:
IL RUOLO DEI RAPPRESENTANTI DI LAVORATORI E LAVORATRICI
Nella giornata del 12 Dicembre come Comitato Ristretto del CAE abbiamo avuto un incontro con la funzione Group ESG dedicato alla modalità con cui la nostra azienda redigerà il bilancio di sostenibilità in accordo con le modalità previste dalla nuova Corporate Sustainability Reporting Directive ( CSRD) entrata in vigore il 5 gennaio 2023 e recepita nell’ordinamento italiano con D.lgs 125 del 25 Settembre 2024.
La nuova Direttiva promuove e rafforza la trasparenza e gli obblighi di divulgazione delle informazioni da parte delle imprese in materia ambientale, sociale e di governance (ESG) secondo il principio della “doppia materialità“: impatto delle attività aziendali su ambiente e società (materialità esterna) e valutazione dei rischi ESG sulla stabilità e operatività dell’azienda (materialità finanziaria).
Come CAE, riteniamo di fondamentale rilevanza le novità introdotte dal legislatore, che rendono vincolante l’adozione di politiche di sostenibilità da parte delle aziende e prevedono un coinvolgimento attivo dei rappresentanti dei lavoratori nel processo.
La direttiva difatti prevede che ”La direzione dell’impresa informa i rappresentanti dei lavoratori al livello appropriato e discute con loro le informazioni pertinenti e i mezzi per ottenere e verificare le informazioni sulla sostenibilità. Il parere dei rappresentanti dei lavoratori è comunicato, se del caso, agli organi di amministrazione, di direzione o di controllo competenti.”
L’attuazione della direttiva CSRD si realizza attraverso l’informazione e la consultazione delle richiamate rappresentanze dei lavoratori e, soprattutto, rispettando le previsioni contenute nelle leggi nazionali di recepimento della direttiva stessa.
Come CAE abbiamo chiesto ulteriori incontri a partire dal prossimo anno nel rispetto delle previsioni normative della Direttiva 2009/38 di un approccio congiunto alle tematiche transnazionali che riguardano lavoratori e lavoratrici del Gruppo, e fermo restando che l’adempimento degli obblighi di cui alla CSRD può ritenersi assolto solo con il coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori indicati dalla legge.
In relazione al Bilancio Integrato 2023, abbiamo ribadito all’azienda quanto concordato nella plenaria di luglio in merito alla pianificazione di incontri dedicati ad informare i rappresentanti dei lavoratori nei diversi paesi su una delle aree di intervento ESG: le politiche per colmare il divario retributivo di genere attuate da UniCredit, i cui criteri e metodi vengono definiti chiari e trasparenti nel bilancio di sostenibilità.
Accogliamo la proposta di discuterne nella prossima plenaria, ma come dichiarato nel corso della riunione, ad oggi siamo ancora in attesa di incontrare l’azienda in merito nei singoli paesi, ad eccezione dei contesti in cui sono previsti dalla legislazione locale. Chiediamo pertanto il rispetto di quanto dichiarato nei confronti di questo CAE, dei lavoratori e soprattutto lavoratrici.
Per garantire una reale applicazione di quanto riportato nel bilancio integrato, delle nostre richieste e di quanto dichiarato dal Central Management, effettuare incontri a livello nazionale, senza limitarli esclusivamente alle realtà in cui sono obbligatori per legge, è essenziale per dare piena attuazione a un modello di relazione che prevede il coinvolgimento del CAE.
Crediamo infatti fermamente che le politiche di sostenibilità, agite e divulgate correttamente, siano ancora più efficaci se attuate con il contributo alla discussione delle parti sociali.
IL COMITATO RISTRETTO DEL CAE DI UNICREDIT