Estensione Arcadia a nuove sedi
Il sistema “Arcadia” era stato utilizzato come sistema di controllo delle presenze durante la fase emergenziale Covid, con specifica funzione di sicurezza.
Tuttavia, quando l’emergenza Covid è finita, l’azienda ha mantenuto l’app, assegnandole anche nuove funzioni.
NOTA
L’informativa privacy è una comunicazione rivolta all’interessato (il lavoratore) sulle modalità e finalità del trattamento adottate dal titolare (l’azienda). L’informativa indica tutti i trattamenti che verranno effettuati, i tipi di dati trattati, le finalità del trattamento, per quanto verranno conservati i dati e le modalità con cui l’interessato può esercitare i propri diritti. Il consenso è l’autorizzazione fornita dall’interessato necessaria per determinati tipi di trattamento. Per i trattamenti che prevedono come condizione di liceità il consenso, esso va richiesto e deve essere espresso, libero e inequivocabile affinché possa essere autorizzato il trattamento. Per i trattamenti che appartengono alla sfera delle altre condizioni di liceità, per le quali non è richiesto il consenso (obbligo contrattuale, adempimento legale, legittimo interesse, eccetera), è obbligatorio comunque rendere disponibile un’informativa completa per l’interessato. Insomma: l’informativa tutela il lavoratore; il consenso -se concesso lecitamente- tutela l’azienda. |
Come Sindacato abbiamo dovuto intervenire con la Direzione HR per correggere alcune impostazioni, in particolare:
- NON è obbligatorio concedere l’autorizzazione al trattamento dati.
- Inizialmente l’azienda aveva previsto che il lavoratore concedesse -di fatto obbligatoriamente- l’autorizzazione al trattamento dei dati personali. Era previsto un consenso unico e totalizzante senza il quale l’APP era inutilizzabile (comprese le funzioni necessarie per lavorare, quindi il lavoratore giocoforza doveva “acconsentire”).
- Come TSUM (insieme a UilCa) abbiamo contestato questa forzatura, per noi non conforme alla normativa GDPR, e in seguito l’azienda ha proceduto a modificare tali impostazioni (in maniera analoga a quanto richiesto ed ottenuto in precedenza per Genesys).
- Ora il lavoratore può usare l’App, per le finalità lavorative -quindi obbligatorie- senza essere trattenuto ad autorizzare il trattamento dei propri dati (tra cui alcuni secondo noi esorbitanti rispetto alla funzione dell’app, ad esempio quelli relativi alla posizione…).
- È possibile NON scaricare l’APP su smartphone privato:
- Come avevamo richiesto, non è obbligatorio scaricare l’app sul proprio smartphone privato.
- È infatti possibile utilizzare la “webapp”. Con tale modalità si può accedere al sito internet di Arcadia (da cellulare o da PC) ogni volta, quindi senza dover scaricare la “Mobile APP” sul proprio device.
- Per utilizzare più comodamente tale opzione, è possibile usare un browser con compilazione automatica della password per il Login.
- È infatti possibile utilizzare la “webapp”. Con tale modalità si può accedere al sito internet di Arcadia (da cellulare o da PC) ogni volta, quindi senza dover scaricare la “Mobile APP” sul proprio device.
- Come avevamo richiesto, non è obbligatorio scaricare l’app sul proprio smartphone privato.
Tuttavia, rimangono ancora in sospeso alcune questioni, sulle quali abbiamo (sempre come TSUM) diffidato l’azienda da usi impropri di Arcadia:
- Impropria limitazione delle presenze (CAP di sede lavorativa):
- L’azienda intendeva mantenere -oltre il termine dell’emergenza COVID- una limitazione arbitraria (il famigerato CAP) al numero di presenze contemporanee dei lavoratori in presenza nelle rispettive sedi di lavoro.
Abbiamo ribadito all’azienda che l’adesione allo smart working- non cancella il diritto del lavoratore ad avere disponibilità di una postazione fisica in qualsiasi giornata lavorativa
- la pianificazione delle presenze non deve essere forzata dalla limitazione dei posti.
- Dunque, abbiamo diffidato l’azienda dall’eventuale limitazione della programmazione di giornate di presenza su Arcadia.
- Vigileremo su eventuali future funzioni:
- Come sindacato vigileremo su ogni eventuale nuova funzionalità dovesse venire introdotta in futuro.
Infatti, è probabile che in futuro l’azienda voglia inserire nuove funzionalità nell’app: ad esempio, alcune funzionalità preconizzate nelle informative privacy si riferiscono addirittura a rilevazioni con sensori di passaggio nei locali aziendali…- Ecco il motivo per cui abbiamo molto insistito sul distinguere nettamente il trattamento dati delle funzioni base di Arcadia (per i fini indicati nell’informativa privacy, che è da visionare e basta) da quelli che richiedono una espressa autorizzazione del lavoratore (che il lavoratore può accettare o rifiutare a propria tutela):
- imponendo all’azienda di richiedere ogni volta l’autorizzazione al lavoratore, abbiamo posto le basi per prevenire eventuali future situazioni di invasività della privacy e intrusioni distopiche nella quotidianità lavorativa.
- Ecco il motivo per cui abbiamo molto insistito sul distinguere nettamente il trattamento dati delle funzioni base di Arcadia (per i fini indicati nell’informativa privacy, che è da visionare e basta) da quelli che richiedono una espressa autorizzazione del lavoratore (che il lavoratore può accettare o rifiutare a propria tutela):
- Come sindacato vigileremo su ogni eventuale nuova funzionalità dovesse venire introdotta in futuro.
- L’azienda intendeva mantenere -oltre il termine dell’emergenza COVID- una limitazione arbitraria (il famigerato CAP) al numero di presenze contemporanee dei lavoratori in presenza nelle rispettive sedi di lavoro.
16 gennaio 2025
Fisac Agos
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