di Cristina Pascucci – Segreteria Fisac Cgil Toscana
Immagine Marco Merlini -Collettiva
La paura, grande catalizzatore di consensi della nostra epoca. Che sia basata su fatti reali o percepita e amplificata ad arte, questo stato di smarrimento e di ansia costante della popolazione è uno strumento che la politica ha imparato a sfruttare per ricavarne il consenso di cui ha bisogno. E così nasce una legge che nel titolo porta la soluzione a tutte le ansie della nostra epoca, la parola magica: sicurezza.
Bisogna però fermarsi al titolo per mantenere l’illusione della soluzione da parte della politica al nostro senso di insicurezza. Quello che fa il ddl 1236 è invece introdurre nuovi reati, ampliare le pene di reati esistenti, assumere la punizione e la marginalizzazione di intere fasce sociali come impostazione di base del sistema giudiziario. La scelta politica è chiara: punizione e non prevenzione, negazione della libertà e non la sua difesa.
Il governo Meloni più che nel garantire la sicurezza dei cittadini sembra impegnato in un’azione di rimozione delle crisi a cui non è in grado di rispondere in senso democratico. Emergono condizioni inumane in un Cpr? La soluzione è introdurre il reato di rivolta. Si verificano casi di abusi e di violenze da parte di personale carcerario o forze dell’ordine? Si studia uno scudo penale apposta. Centinaia di posti di lavoro sono a rischio e ci sono proteste e manifestazioni? Si mettono limiti alla libertà di sciopero e manifestazione. E poi: si aprono le porte ai servizi segreti nelle università, si mandano in carcere donne in stato di gravidanza o con figli al di sotto dell’anno di vita. Quello che emerge è un disegno di legge che soffoca libertà di pensiero e di manifestazione e usa il giudizio penale come punizione e il carcere come risposta buona ogni volta che emerge un intralcio alla visione autoritaria che questo governo ha delle istituzioni dello Stato.
A questo punto è chiaro che, ancora una volta, abbiamo fatto lo stesso errore. Invece di fermarci a quel titolo rassicurante e consolatorio, siamo andati a guardare il contenuto, abbiamo visto quali sono le reali intenzioni di questo governo e no, la paura non è andata via proprio per niente. Anzi.