Credem: anno 2024 straordinario … per gli azionisti !!


CREDEM: ANNO 2024 STRAORDINARIO … PER GLI AZIONISTI !!

Solidità patrimoniale e qualità degli asset consentono al Gruppo Credem di posizionarsi in un “contesto competitivo in modo eccellente per affrontare le sfide future. La gestione patrimoniale presenta un risultato operativo superiore alla media dei concorrenti”.

È quanto si evince dalle slide di presentazione del Direttore Generale, Angelo Campani, che hanno mostrato, nel periodo, un utile in aumento del 10,3% a 620 milioni di Euro, chiudendo di fatto un “anno 2024 Straordinario”. I budget assegnati nel 2025 evidenziano un paradosso, ovvero l’assegnazione ai singoli gestori di importi raddoppiati rispetto al precedente anno.

Evidentemente quanto fatto di buono non basta e si continua a spingere sull’acceleratore con nuove “regole” sempre più stringenti ed inarrivabili ai più. Da quest’anno poi nel nuovo calcolo sono state introdotte due nuove regole, ovvero l’obbligo di azzerare i corsi di formazione che impattano ai fini del Kpi, regola ancora non del tutto nota a tanti colleghi e, il nuovo cancelletto/obbiettivo di squadra.

Ci viene segnalato un susseguirsi di eventi, videocall, chat, telefonate, senza alcun valore aggiunto in termini di contenuti, con comportamenti che rendono sempre più spesso il luogo di lavoro poco sereno se non si raggiungono gli obbiettivi.

Nel corso degli incontri con i colleghi nelle filiali, si evidenziano tensione e malessere, con un senso sempre più presente di frustrazione derivante da queste regole. E il pensiero va al tanto sbandierato Well Banking di Credem, agli slogan “fare così bene le cose da far stare bene le persone, il miglior posto dove lavorare” che sembrano vere chimere. Come sindacato NON ACCETTIAMO che sfiori a qualcuno il pensiero che, poiché “forse” altrove le pressioni commerciali sono superiori, allora diventano accettabili, perché è una giustificazione irricevibile. Molti colleghi si chiedono se questa difficoltà nel riconoscimento dei premi siano dovute all’aspetto economico dell’ultimo rinnovo contrattuale. E’ utile ricordare che, l’aumento di stipendio ottenuto con il nuovo CCNL non è un regalo !!!
Gli stipendi sono stati allineati alla perdita di potere di acquisto subita negli ultimi anni.

Riflettiamo inoltre su una domanda che ci eravamo posti già lo scorso anno. I dipendenti Credem non meritano forse un riconoscimento economico adeguato, così come avviene in tutte le altre banche italiane? Dopo il meritato aumento contrattuale, molti Istituti bancari hanno riconosciuto ai colleghi premi sostanziosi, considerando il ruolo cruciale per il funzionamento del sistema. E noi? La risposta è molto semplice… NULLA.

Riportiamo di seguito qualche dato sul premio aziendale in altri Istituti:

  • Bper: Eur 1.850,00 circa ;
  • Credit Agricole: 2050 circa;
  • Intesa: Eur 2.950 per i 70.000 lavoratori e le lavoratrici del Gruppo;
  • Unicredit: Eur 2.500 ( più 14% rispetto al precedente anno);
  • Bcc: Eur 1.000.

Come sigla Sindacale, crediamo fermamente nella concertazione e nel dialogo costruttivo con la Direzione, affinché possa portare beneficio a tutti i colleghi, cambiando finalmente un sistema premiante iniquo e unilaterale, affinché venga riconosciuto a tutti i lavoratori, in maniera giusta, il lavoro e l’impegno profuso giornalmente.

Noi ci aspettiamo dal Credem una netta inversione di marcia sulle “pressioni commerciali” prima che sia troppo tardi . Politiche commerciali centrate sul servizio al cliente, carichi di lavoro adeguati, formazione svolta nel modo corretto, relazioni costruttive tra colleghe e colleghi sono fondamentali per creare un positivo clima organizzativo e un benessere  personale, per offrire con serenità una consulenza completa e professionale alla clientela.

Miglioramenti in questo ambito porterebbero ad un ambiente di lavoro in cui ogni persona  può sviluppare veramente i propri talenti.

Il foglio a cura del Coordinamento Sindacale FISAC/CGIL Gruppo Credem

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