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“Recuperare il tempo perduto per fare in modo che l’Irca diventi finalmente un ente al servizio delle imprese e dell’economia siciliana”. Con questo proposito i sindacati hanno incontrato il consiglio di amministrazione della partecipata regionale. Al confronto erano presenti Gabriele Urzì per Fabi, Chiara Barbera per First Cisl, Mimma Argurio per Fisac Cgil, Maurizio Emanuele per Uilca, Massimo Saeli per Ugl Credito, la dottoressa Vitalba Vaccaro, il neo direttore generale Giacomo Terranova e il Dirigente Generale del Dipartimento regionale delle attività produttive Dario Cartabellotta.
“Sia Vaccaro che Cartabellotta – evidenziano i dirigenti sindacali – hanno ribadito la necessità che si condivida un percorso comune con l’obiettivo di avere, entro giugno, così come richiesto dall’assessore Tamajo e dal Governo regionale, un’Irca funzionante concretamente operativa”.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti di Regione Sicilia hanno comunicato che il Piano industriale è ancora in fase di definizione. Nella giornata di Mercoledì 7 maggio, è stato consegnato il report della due diligence, utile per la definizione del Piano industriale. Gli elaborati potranno favorire l’accelerazione dei tempi. E’ intenzione, inoltre, degli esponenti della Regione, di adottare il ruolo unico del personale di IRCA, che verrà inquadrato secondo i livelli del ccnl del credito.
L’obiettivo, hanno assicurato Vaccaro,Terranova e Cartabellotta, è altresì quello di raggiungere l’intesa con i sindacati che porti alla sottoscrizione di un nuovo Contratto integrativo aziendale.
“Come organizzazioni sindacali – dicono Urzì, Barbera, Argurio, Emanuele e Saeli – recepiamo con favore la volontà di procedere finalmente a rendere effettiva la fusione tra Ircac e Crias ma senza un Piano Industriale, chiaro e ben definito, non sarà possibile avviare qualsivoglia trattativa sulla contrattazione integrativa di secondo livello. Sarà piuttosto indifferibile armonizzare il contratto del personale degli enti che oggi si caratterizza per palesi disparità”.
Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Ugl Credito hanno rimarcato che “il personale dev’essere valorizzato, gratificato e, laddove necessario, riqualificato anche per occuparsi dei fondi comunitari. Ai dipendenti Ircac, ai quali è stato applicato il ccnl credito solo lo scorso dicembre, vanno riconosciuti gli arretrati. Serve, infine, un serio piano di assunzioni e di progressioni di carriera, entrambi fondamentali per favorire un ricambio generazionale che chiediamo da tempo”.
Le Segreterie Regionali
FABI – FIRST–CISL – FISAC–CGIL – UILCA–UIL – UGL- CREDITO