CAI DR Liguria: sciusciâ e sciorbî nö se pêu!


Incontrati i vertici della DR Liguria per chiedere urgentemente interventi e soluzioni per fare fronte alla disastrosa situazione che la rete sta fronteggiando in questa estate da incubo.

Ma l’Azienda minimizza…

Uno dei proverbi più conosciuti ed identitari della cultura ligure sentenzia che non sia possibile soffiare e succhiare allo stesso tempo: è un saggio invito a concentrarsi su una cosa alla volta cercando di farla al meglio piuttosto che occuparsi di tante cose contemporaneamente col rischio di farlo con sufficienza e disattenzione e, quindi, di sbagliare. Di certo non è dello stesso avviso la Direzione Regionale Liguria di Crédit Agricole Italia per la quale i propri dipendenti non solo devono essere in grado di “soffiare e succhiare” allo stesso tempo ma, mentre lo fanno, dovrebbero anche finalizzare la vendita almeno di una Visa Debit, intanto che rispondono al cordless della filiale (altrimenti sai il problema delle chiamate perse!…), durante l’immancabile videoconferenza di allineamento commerciale, nel tempo in cui accompagnano un cliente al Totem, ma con un piede già in macchina perché al pomeriggio c’è da andare a dare supporto ad un’altra filiale in emergenza…

Quella che sembra una scena fantozziana che normalmente ci strapperebbe più di un sorriso non è altro che la cruda e amara realtà che quotidianamente va in scena nella rete commerciale della DR Liguria in questa folle estate del 2025 e che ci indigna profondamente.

Per questo abbiamo chiesto con urgenza e ottenuto un incontro che si è svolto martedì 15 luglio con i vertici della Direzione Regionale, per esporre la disastrosa stagione che sta vivendo la rete e le enormi difficoltà che il personale è costretto ad affrontare tutti i giorni, sperando di trovare ascolto e soluzioni concrete per i nostri colleghi che sempre più ci confessano il loro sconforto e la loro disaffezione.

In questo senso non ci stupisce che la consueta festa aziendale organizzata (con i soldi dei colleghi e del CRAL…) nella splendida location di Villa Marigola a Lerici (forse per l’ultimo anno visto che circolano voci sempre più insistenti per le quali l’Azienda starebbe cercando di monetizzare anche attraverso la vendita di un bene che rappresenta un patrimonio storico-artistico del territorio senza eguali) sia stata disertata da un numero mai così alto di lavoratori. Se poi consideriamo che i Direttori sono stati di fatto obbligati con convocazione di riunione pomeridiana in loco (capolavoro!) e che parte dei presenti non erano dipendenti della banca o provenivano da altri territori, abbiamo una chiara rappresentazione del bel clima si respira tra i colleghi.

In quella sede abbiamo manifestato il nostro disappunto per le assunzioni ridotte al minimo storico, per la recente mancata conferma di alcuni colleghi a tempo determinato e la preoccupazione per le dimissioni di altri due giovani colleghi avvenute nelle ultime settimane che hanno messo ancora più in crisi il già risicato organico della DR. Organico che già aveva risentito della riduzione di 6 unità destinate al nuovo Servizio Clienti costituito su Spezia da inizio giugno scorso, in assoluto il momento peggiore che poteva essere scelto dall’Azienda per far partire la nuova struttura! Il risultato è una gestione caotica e spesso improvvisata del quotidiano con i colleghi che sono costretti a fare i salti mortali per garantire l’operatività delle filiali e con gli sportelli recapito/leggeri che pagano le conseguenze di questa politica scellerata e che molto spesso restano chiusi anche in quelle poche giornate in cui dovrebbero essere aperti al pubblico (tanto la faccia con i clienti inferociti ce la mettono i colleghi della filiale, mica la dirigenza!…).

Ma come può un’Azienda della nostra dimensione ed importanza permettersi di non offrire il servizio che dovrebbe essere garantito alla clientela negli orari e nelle giornate rese pubbliche nelle vetrofanie esterne alle nostre agenzie e sul sito istituzionale della banca?!

I gestori clientela sono stati trasformati inconsapevolmente in “trasfertisti” (ma mai oltre le 5 giornate se si tratta di “lungo raggio” altrimenti dovrebbero ricevere la diaria, sia mai!) e talvolta sono chiamati addirittura a coprire due filiali al giorno, una al mattino ed una al pomeriggio, ma quando il cassiere non c’è sono gli altri colleghi a sobbarcarsi tutto il carico di lavoro amministrativo e la gestione del flusso della clientela (che, guarda un po’, continua ad entrare numerosa nelle nostre filiali) con conseguente aumento dei carichi di lavoro. Abbiamo seri dubbi che in questo continuo e caotico girovagare sia possibile garantire il rispetto delle norme aziendali di sicurezza fisica e sul lavoro, in particolare relativamente agli orari previsti per la quadratura delle casse e degli ATM e alla corretta gestione delle chiavi e delle combinazioni: da questo punto di vista non è accettabile che tutte le responsabilità vengano scaricate sui Responsabili di filiale e sui loro collaboratori, chi coordina la DR ha il dovere di mettere le persone nelle condizioni di poter rispettare tutte le norme, di legge ed aziendali, cosa che ad oggi vediamo come molto complessa. In ogni caso ci preme ricordare ai colleghi che il perseguimento (non il raggiungimento!) degli obiettivi commerciali è senz’altro una parte importante del nostro lavoro ma molto più importante è continuare a presidiare con la massima attenzione tutti gli aspetti qualitativi di Compliance, soprattutto in questo periodo di grande confusione  e quotidiana emergenza,  quelli dai quali possono scaturire fastidiose controversie disciplinari.

Nonostante ciò i vertici della DR sono più che mai focalizzati sul raggiungimento degli obiettivi commerciali che ha determinato una nuova esplosione di inopportune ed odiose pressioni, in particolare in concomitanza con la chiusura della semestrale ma che proseguono anche in queste settimane di delirio: è di pochi giorni fa la notizia addirittura di una riunione commerciale in cui i gestori clientela di una zona della DR sono stati convocati all’interno della già risicatissima fascia oraria di fine mattinata che dovrebbe essere dedicata alle quadrature delle casse e dei bancomat (ma farla eventualmente al pomeriggio quando le casse sono chiuse, no eh?!).

Al posto delle mail che i colleghi ci mostrano dove il management della DR impiega il proprio prezioso tempo a chiedere spiegazioni sul perché non si riesce a fare una carta di credito per chiudere il budget del mese, vorremmo vedere maggiore vicinanza e solidarietà verso i lavoratori e, se proprio non è possibile non mandare mail (o fare riunioni Skype), vorremmo che queste fossero utilizzate per chiedere in che modo la Banca può concretamente aiutare una rete al collasso, dove i colleghi manco riescono a godersi più le ferie perché già sanno l’inferno che li aspetterà al loro rientro.

Dal canto suo la delegazione aziendale ha raccolto tutte le nostre lamentele ed istanze e, sebbene abbia cercato di minimizzare le tante problematiche denunciate (“non ci sono portafogli scoperti”… e a quanto pare questo basta), ci aspettiamo ora quantomeno un cambio di atteggiamento e degli interventi concreti (leggasi stop pressioni commerciali e assunzioni!), in attesa che questo risiko bancario si dipani rapidamente e si possa uscire da questo pesante periodo di “limbo” in cui i colleghi stanno dando più che mai prova di abnegazione e sacrificio.

Se lo ricordi l’Azienda e ne tenga conto così come si rassegni al fatto che i miracoli il personale della DR Liguria di CAI non è ancora in grado di farli (ci stiamo attrezzando, diceva qualcuno…) e che… soffiare e succhiare allo stesso tempo non è proprio possibile!!!

La Spezia, 21 luglio 2025

Le OO.SS. della DR Liguria di Crédit Agricole Italia

FABI FIRST CISL FISAC CGIL UILCA UNISIN FALCRI-SILCEA

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