
Per Gaza, appello alle lavoratrici e ai lavoratori
Care colleghe e cari colleghi,
in queste ore assistiamo con sgomento a una drammatica escalation di violenza nella Striscia di Gaza. Israele ha dato il via a un’offensiva che sta devastando la città: carri armati nelle strade, bombardamenti incessanti, migliaia di vite spezzate.
Dopo l’escalation, aperta dall’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023, il bilancio è devastante: un numero impressionante di vittime civili, famiglie distrutte, una popolazione sterminata da bombardamenti, assedi e privazioni quotidiane. Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio.
Il nostro pensiero va agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas, che devono essere liberati subito. L’attacco del 7 ottobre è stato un atto ingiustificabile e da condannare con forza, ma non può giustificare la risposta del governo israeliano che colpisce indiscriminatamente la popolazione civile.
Il cuore della tragedia resta la condizione del popolo palestinese, sottoposto a sofferenze indicibili, privato di beni essenziali, costretto a vivere senza acqua, cibo, cure e speranza. A Gaza la carestia è realtà.
A tutto questo si aggiunge in queste ore un fatto gravissimo: i recenti attacchi con droni contro le navi della Global Sumud Flotilla, che portano aiuti umanitari a Gaza. Questi attacchi sono un atto di violenza contro chi sceglie la via della solidarietà, un’aggressione intollerabile contro donne e uomini che hanno deciso di scuotere le coscienze dei governi e di stare dalla parte della vita. Noi siamo al loro fianco. E come ha annunciato la Cgil, se la Flotilla dovesse essere ancora una volta messa in pericolo, siamo pronti a proclamare lo sciopero generale.
Come organizzazione sindacale, come lavoratrici e lavoratori, sentiamo l’urgenza di alzare la voce. La storia del movimento sindacale ci ricorda che il lavoro non è solo produzione, ma anche solidarietà, giustizia e pace.
Per fermare questa spirale di orrore chiediamo con forza e determinazione:
- il cessate il fuoco immediato;
- l’apertura di corridoi umanitari sicuri e garantiti;
- il sostegno concreto al popolo palestinese, ormai allo stremo;
- un impegno reale del nostro governo, dell’Europa e delle Nazioni Unite per fermare questa invasione e per una soluzione diplomatica, giusta e duratura
- il riconoscimento dello Stato di Palestina
Il mondo del lavoro può e deve farsi ponte di pace, voce di chi non ha voce, coscienza critica di fronte a tragedie che interpellano la nostra umanità. La nostra solidarietà non è un gesto formale: è un atto di responsabilità collettiva.
Per questo, oltre alla partecipazione alle mobilitazioni prossime, vi invitiamo a contribuire alla sottoscrizione straordinaria che come Fisac Cgil abbiamo promosso a sostegno di Save The Children, tra le poche organizzazioni presenti in queste ora a Gaza, per garantire più aiuti, più sicurezza e accesso umanitario per raggiungere le aree più vulnerabili di Gaza.
Che il nostro impegno di lavoratrici e lavoratori diventi seme di pace, giustizia e dignità per tutti i popoli.
Dona ora per Gaza con Fisac Cgil a Save the Children:
IBAN: IT93E0306909606100000412854
Intestato a: FISAC CGIL
Causale: PER GAZA
La Segreteria Nazionale Fisac Cgil