La CGIL in piazza per cambiare le scelte economiche e sociali del governo
Il 25 ottobre saremo in piazza per la pace, il lavoro, la democrazia e per dire no all’austerità, al riarmo e a un’economia di guerra che sottrarrà una montagna di risorse a uno stato sociale sempre meno pubblico e universalistico, ai salari e alle pensioni, alle politiche industriali e agli investimenti indispensabili per invertire il declino, creare lavoro di qualità, innovare e rilanciare il nostro sistema produttivo
Saremo in piazza per chiedere di aumentare salari e pensioni, contrastare la precarietà e il lavoro povero, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali e nella transizione energetica, ecologica e tecnologica pere costruire un’economia di pace fondata sul lavoro, sulla democrazia, sulla giustizia sociale e ambientale e sull’innovazione tecnologica
Saremo in piazza per chiedere una LEGGE DI BILANCIO 2026 che abbia come priorità
- Stop al riarmo; investimenti su sanità, istruzione, non autosufficienza, politiche abitative e sociali.
- Prendere i soldi da grandi ricchezze ed evasione fiscale; stop a flat tax e condoni; restituire a lavoratori e pensionati il drenaggio fiscale già subito e neutralizzare quello futuro.
- Rinnovare i CCNL pubblici e privati, con detassazione degli incrementi salariali; contrastare precarietà e lavoro povero; introduzione di salario minimo e legge sulla rappresentanza.
- Piena rivalutazione delle pensioni con estensione della quattordicesima, superamento della legge Fornero, introduzione di una pensione di garanzia per giovani e precari.
- Politiche industriali per contrastare le delocalizzazioni, creare nuovo lavoro, realizzare la transizione energetica, ambientale e tecnologica; dar seguito a una vera strategia di sviluppo per il Mezzogiorno.
- Tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro; cambiare il sistema degli appalti.
L’appuntamento è alle 13.30 a piazza della Repubblica con termine del corteo a piazza san Giovanni