
Intervista a Davide Foschi – Coordinatore Nazionale Fisac Cgil Crédit Agricole
D: Davide, partiamo dal quadro generale. Che tipo di accordo è stato raggiunto con Crédit Agricole Italia?
R: Si tratta di un accordo ampio, che tiene insieme tre aspetti fondamentali: la proroga e stabilizzazione della Polizza Sanitaria, la definizione del VAP 2025 che verrà erogato nel 2026, e l’attivazione del Fondo di Solidarietà che consentirà uscite volontarie accompagnate da nuove assunzioni. È un pacchetto importante perché riguarda allo stesso tempo il benessere, il salario e le prospettive occupazionali. La trattativa è stata lunga perché volevamo garantire equilibrio e tutele reali.
D: La Polizza Sanitaria era uno dei temi più sensibili. Cosa siete riusciti a ottenere?
R: La Polizza Sanitaria, data l’evidente difficoltà di fruizione delle prestazioni erogate dal SSN, è oggi centrale per tutte e tutti. Nel rinnovo precedente eravamo riusciti a prorogarla introducendo alcune franchigie. Questa volta, invece, siamo riusciti a fare un passo avanti importante:
- La Polizza viene prorogata fino al 31/12/2027
- Non ci sono ulteriori franchigie o riduzioni delle coperture
- L’aumento dei costi viene sostenuto dall’Azienda
Significa garantire una tutela sanitaria stabile, senza costi aggiuntivi per lavoratrici e lavoratori, in un contesto nazionale complicato. Ed era tutt’altro che scontato.
D: Veniamo al VAP. Cosa possiamo dire sull’erogazione del 2026?
R: Abbiamo confermato la possibilità di scegliere tra tre modalità — cash, misto o welfare totale — perché è un sistema che consente alle persone di valutare cosa è più utile per la propria situazione familiare. La novità sta nell’introduzione di 50 euro aggiuntivi in welfare per tutte e tutti. Per fare un esempio concreto, prendendo un livello 3A3L:
- Con l’opzione Cash l’importo totale è 1.750 euro, di cui 900 euro in contanti.
- Con l’opzione Mista, si arriva a 2.100 euro, con una combinazione modulata tra cash e welfare.
- Con l’opzione Welfare Totale, si ha comunque 2.100 euro, completamente in servizi e benefici.
La quota welfare rimane utilizzabile in modo molto pratico, ad esempio per:
- spese scolastiche e familiari,
- trasporti,
- buoni spesa (alimentari, carburante, shopping, viaggi),
- pagamento delle bollette (nei limiti della normativa sui fringe benefits).
In sostanza, non stiamo parlando di una cifra simbolica: è un supporto concreto al costo della vita.
D: Un altro pilastro è il Fondo di Solidarietà. Come funzionerà?
R: Il Fondo consentirà fino a 500 uscite volontarie tra il 2026 e il 2027. L’adesione è libera, non ci sono pressioni. Inoltre, ci sono criteri chiari di priorità, ad esempio per chi vive situazioni di fragilità familiare o personale — penso alla Legge 104 o a patologie certificate. Le persone che entreranno nel Fondo non verranno lasciate sole, si tratta di un percorso accompagnato che include:
- Un incentivo economico (1/12 della RAL)
- Mantenimento della polizza sanitaria
- Riconoscimento dei contributi alla previdenza complementare
- Mantenimento delle condizioni bancarie agevolate
Quindi non è un taglio, ma un accompagnamento alla pensione.
Inoltre, abbiamo confermato una misura già in essere: per chi esce direttamente con il pensionamento, senza passare dal Fondo, è previsto un incentivo pari al 35% dell’ultima RAL. Si tratta di una forma di valorizzazione dell’uscita che avevamo già ottenuto nei precedenti accordi e che abbiamo voluto mantenere per continuità e riconoscimento del lavoro svolto.
D: E sul fronte dell’occupazione?
R: Questo è un punto decisivo: non si esce senza che qualcuno entri. L’accordo prevede infatti 490 nuove assunzioni, da realizzare in modo progressivo, con l’obiettivo di garantire:
- ricambio generazionale,
- rafforzamento della rete territoriale,
- attenzione all’occupazione giovanile,
- equilibrio nei territori e attenzione al genere.
Inoltre, è prevista la stabilizzazione dei contratti a termine, quando la prestazione è valutata positivamente.
È un messaggio chiaro: la banca non deve ridurre la propria presenza, ma rinnovarla.
D: Se dovessi sintetizzarlo in poche parole?
R: Direi che è un accordo che tiene insieme tutela, valore, futuro. Difendiamo il presente — con la Polizza Sanitaria e il VAP — e costruiamo il domani — con un percorso ordinato di uscite e assunzioni che preserva competenze e servizi. È un risultato solido, che guarda alle persone e alla qualità del lavoro.
Scarica il testo dell’accordo sul Fondo di Solidarietà
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