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È un dato di fatto che l’attenzione spasmodica ai costi e la costante riduzione del personale, abbiano ridotto all’osso le realtà lavorative, sia delle direzioni centrali, sia delle filiali. È sempre più evidente che la tenuta dell’operatività aziendale poggia su un ricorso strutturale e continuativo allo straordinario, segnale chiaro di una gestione organizzativa non più sostenibile, che grava direttamente sulle lavoratrici e sui lavoratori, sacrificando il loro equilibrio tra vita privata e professionale. Diverse persone lavorano sotto stress, con carichi di lavoro spoporzionati e con continue sollecitazioni sia per quanto riguarda i volumi lavorati che le tempistiche.
È per questo motivo che effettuiamo il controllo degli straordinari dei plessi e della rete, dalla cui analisi dei risultati, si ravvisano ancora incongruenze rispetto a quanto comunicato dall’Azienda in merito ai carichi di lavoro e ad una necessità di efficientamento.
Tutto ciò ha come conseguenza la riduzione di lavoratrici e lavoratori ed il ricorso ad ore di lavoro aggiuntivo, che non può diventare ordinario.
Per tale ragione ricordiamo a tutti i lavoratori e le lavoratrici che è in vigore una normativa che regola la prestazione straordinaria (dettato normativo e CCNL art. 114 del 2023):
Un eventuale superamento dei limiti previsti sull’orario di lavoro può comportare sanzioni a carico del datore e, nei casi più gravi, può dar luogo al riconoscimento di un risarcimento per danni da usura psico-fisica, come più volte affermato anche dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione.
Il lavoro aggiuntivo richiesto a lavoratori e lavoratrici che ci è possibile controllare, si riferisce alle sole aree professionali e quindi rimane non tracciato il lavoro straordinario richiesto anche ai quadri direttivi, in aggiunta alla normale elasticità prevista, in termini sia di risultati che di prestazioni sempre crescenti.
Questa situazione è per noi indice di carenze di personale e di inefficienze organizzative. Invitiamo colleghi e colleghe a contattare i rappresentanti sindacali per ulteriori chiarimenti, portando all’attenzione delle OOSS ogni pressione e strumentalizzazione in merito.
Ricordiamo l’importanza dell’equilibrio vita-lavoro che è elemento condiviso a livello di Accordi e presente anche nelle Dichiarazioni Congiunte a livello di Gruppo. Continueremo a vigilare con determinazione e a esercitare ogni forma di pressione affinché l’Azienda si assuma pienamente la responsabilità di una riorganizzazione concreta e sostenibile dei carichi di lavoro, in grado di garantire un ambiente lavorativo più sano, privo di stress lavoro correlato.
Le Rappresentanze Sindacali Aziendali di Unicredit Spa di Milano
Fabi – First Cisl – Fisac Cgil – Uilca – Unisin




