
Unicredit: Fisac, accordo significativo per nuova buona occupazione e per vittime violenza
‘In un momento di grandi trasformazioni mettiamo al centro il lavoro’
Roma, 30 dicembre – “Abbiamo raggiunto un altro importante risultato per il settore e per il Paese in termini di nuova e buona occupazione. Mentre il settore è immerso in processi di grande trasformazione, questo accordo dimostra quanto il lavoro rimanga un elemento centrale e insostituibile del sistema, perno sul quale innestare il cambiamento e guardare al futuro. Allo stesso tempo, recependo il protocollo Abi del 25 novembre, diamo una risposta concreta a contrasto della violenza contro le donne”. Così il segretario nazionale della Fisac Cgil, Riccardo Sanna, commenta l’accordo raggiunto tra sindacati e Unicredit, nel sottolineare “il lavoro straordinario di tutta la segreteria Fisac Cgil del Gruppo Unicredit che ha fornito un importante contributo nel corso di questa trattativa”.
Un’intesa, spiega nel merito il coordinatore Fisac Cgil Gruppo UniCredit, Francesco D’Agostino, “che favorisce il ricambio generazionale con un tasso del 90%, corrispondente a nuove assunzioni di lavoratrici e lavoratori in apprendistato nel 2026 (pari a 436 risorse equivalenti) che andranno a sostituire le persone che avevano già fatto domanda di adesione al fondo di solidarietà. Va poi ricordato che tra i punti raggiunti dal negoziato in Unicredit si reitera la buona pratica di prevedere la sostituzione dei neo-assunti che dovessero decidere di lasciare il gruppo, fino a capienza totale, affinché l’aumento dell’occupazione sia effettivo, incidendo così positivamente anche sui carichi di lavoro”.
È stato, inoltre, prosegue D’Agostino, “recepito interamente il Protocollo ABI in sostegno alle donne vittime di violenza, che ci consentirà di far assumere nel prossimo triennio 58 fra donne e figli e figlie di donne vittime di femminicidi, pari il 4% annuo delle posizioni da ricoprire a seguito degli esodi volontari, incrementando di fatto il perimetro occupazionale e, di conseguenza, lo stesso tasso di sostituzione tra pensionati e neo-assunti fino al 100%. L’accordo permetterà di attivare peraltro tutte le misure atte a sostenere il percorso di indipendenza economica delle donne e dei loro familiari che vivono queste drammatiche situazioni, secondo quanto stabilito dall’accordo generale del settore siglato in Abi sul tema lo scorso 25 novembre come, per esempio, la sospensiva sui mutui. È un accordo, quindi, non solo rivolto a creare e tutelare la buona occupazione nel gruppo bancario, ma anche a intervenire concretamente sull’annoso problema sociale della violenza sulle donne dando strumenti concreti alle famiglie che ne sono purtroppo colpite”, conclude D’Agostino.
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ANCORA UN ACCORDO DI BUONA E NUOVA OCCUPAZIONE
Nella giornata odierna, le OO.SS. hanno siglato con l’Azienda l’intesa che permetterà a 484 uscite che erano in sospeso dal precedente accordo del 17 ottobre 2024, ad integrazione di quello del 19 dicembre 2023, di aderire al Fondo di Solidarietà confermando le medesime modalità già concordate nell’accordo.
Il percorso negoziale è stato incentrato sulla ricerca di un equilibrio complessivo che ha bilanciato le esigenze sindacali con le istanze aziendali per garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e si è così concretizzato ottenendo 436 assunzioni a fronte delle uscite previste.
In aggiunta a quanto sopra, abbiamo concordato di assumere nel corso del triennio 2026-2028, 58 donne vittime di violenza di genere inserite in percorsi di protezione e/o figlie/i di vittime di femminicidio nell’ambito della piena applicazione del Protocollo di intesa ABI-Sindacati del 24 novembre 2025 per il contrasto alla violenza sulle donne.
Pertanto le assunzioni complessive concordate saranno pari a 494 con un tasso di sostituzione intorno al 100% tra uscite per esodo ed assunzioni.
Tali ingressi unitamente alla copertura del turn over rafforzeranno la rete commerciale e la banca nel suo complesso a testimonianza dell’impegno delle parti per una buona e nuova occupazione.
Inoltre è stata prevista la possibilità per tutti coloro che matureranno il requisito pensionistico entro il 31 luglio 2031 (in base alla normativa oggi vigente) di manifestare l’interesse ad aderire ad un futuro piano di esodi incentivato fino ad un massimo di 1300 (di cui circa 200 con diritto immediato alla pensione) colleghe e colleghi.
Le OO.SS. esprimono soddisfazione per il miglior accordo del settore in termini di rapporto percentuale di sostituzione. Il risultato ottenuto rappresenta un eccezionale elemento acquisitivo in un contesto settoriale caratterizzato da importanti trasformazioni.
Milano, 30 dicembre 2025
Segreterie di Coordinamento delle OO.SS. di Gruppo Unicredit Fabi – First Cisl – Fisac /Cgil – Uilca – Unisin





