Qualche giorno fa le lavoratrici ed i lavoratori della Philips – Saeco di Gaggio Montano (BO) hanno ricevuto comunicazione da parte dell’Azienda di 243 esuberi della produzione da tradursi in licenziamenti causa spostamento delle attività in Romania.
Chi conosce l’Appenino Bolognese sa che la fabbrica di Gaggio Montano rappresenta per il territorio una importantissima risorsa occupazionale e di reddito. Questo ennesimo colpo inflitto dalla proprietà Philips alle lavoratrici e lavoratori Saeco sarà difficilissimo da sopportare per questo territorio già depauperato nel corso degli anni di altre importanti produzioni.
Come RSA Fisac CGIL Unicredit vogliamo dare pieno sostegno e pieno appoggio a questa vertenza stringendoci, come ha fatto tutto il territorio dell’Appennino, intorno ai dipendenti dell’Azienda.
Saeco rappresenta, in questo momento, la metafora di quello che sta avvenendo nel mondo del lavoro in Italia: chiusure, licenziamenti, spostamenti di produzioni, deflazione salariale, impoverimento del territorio. E’ una catena che ci unisce tutti. Ad ogni posto di lavoro perso corrisponde una conseguenza per quello vicino. Ad ogni fabbrica che chiude ne chiuderà presto un’altra limitrofa. Nessuno ne è esente, dal bar di fronte l’Azienda alle filiali di una Banca che ha i conti dei dipendenti.
Analisti ed economisti individuano in questo perdite di punti di PIL. Ma dietro ad ogni punto di PIL ci sono centinaia di persone con le loro storie che cercano di tenere vivo un territorio.
Nei prossimi giorni porteremo anche il nostro sostegno fisico al presidio.
Perché la vertenza Saeco è la battaglia contro una idea di lavoro che non ci piace.
Perché la Saeco non si tocca.