Si chiude la vicenda dei lavoratori della finanziaria spagnola, giunta in Italia nel 2004 ed entrata nel giro di pochi anni in forte crisi. La scelta del monoprodotto e la cattiva gestione manageriale portarono l’azienda in gravi difficoltà di bilancio, ma a pagarne il prezzo sono stati i 137 dipendenti italiani. Dopo mesi di battaglie, nel 2012 fu aperta la procedura di licenziamento collettivo Lg. 223/91 che si chiuse con un accordo sindacale della durata di tre anni per esodo incentivato, approvato dai lavoratori, che portò al dimezzamento degli organici nell’immediato, ed a ulteriori fuoriuscite fino al dicembre 2015, data di scadenza dell’accordo. Svanita la speranza di un compratore, per i 21 dipendenti attualmente in organico è stata nuovamente aperta la procedura di licenziamento collettivo. Il 16 febbraio scorso è stato firmato da FISAC-FIRST-UILCA un nuovo accordo per esodo incentivato per tutti i dipendenti, approvato dai lavoratori, la cui uscita avverrà gradualmente a partire dal primo marzo 2016 e terminerà con la chiusura dell’azienda entro il 30 aprile 2017. Auspicando che tutti i lavoratori trovino presto una adeguata ricollocazione, non possiamo che rattristarci per l’ennesima perdita di posti di lavoro nel nostro territorio.
FISAC CGIL Roma Sud Pomezia Castelli