In data odierna, le OO.SS. si sono incontrate con il nuovo Presidente di Veneto Banca e hanno posto diverse domande e manifestato le molte preoccupazioni che interessano i lavoratori in questo momento cruciale.
Le risposte hanno purtroppo accresciuto il sentimento di preoccupazione:
- nessun impegno cogente al mantenimento dei livelli occupazionali;
- nessun assenso al contenimento delle remunerazioni del CdA salvo l’ipotesi di un contributo volontario dei singoli Amministratori; anche la nostra richiesta di confermare un fondo a favore dei dipendenti soci, alimentato dai risparmi sulle remunerazioni dei Consiglieri (progetto su cui risultava impegnato il precedente CdA) è stato declinata;
- ancora sul tema del contenimento dei costi il Presidente ha affermato che il CdA odierno affiderà ad un consulente esterno, con comprovata esperienza, professionalità e indipendenza, il compito di verificare gli elementi per proporre l’auspicata azione di responsabilità contro chi ha causato il dissesto; il Presidente ha inoltre precisato che l’iniziativa giudiziale sarà proposta se vi sarà la ragionevole certezza del suo buon esito.
- nessuna prospettiva certa sul futuro della nostra banca.
Alla luce di quanto affermato dal Presidente e tenendo conto dello stato delle cose, risulta allora incomprensibile il trambusto, anche mediatico, a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, dal momento che il percorso tracciato dal precedente CdA e imposto dal Regolatore, è stato in toto adottato dall’attuale CdA.
A tal proposito alla domanda di che senso abbia avuto tutto questo, fra cui l’aumento del numero dei consiglieri, la risposta è stata un laconico “rivolgetevi ai soci!” (che l’hanno votato in assemblea).
Le OO.SS. hanno nel tempo mantenuto un atteggiamento responsabile e collaborativo dal momento che l’ azienda aveva tra le priorità strategiche e industriali, la tutela del lavoro e dei lavoratori. E’ evidente che ogni decisione sulle politiche strategiche che direttamente o indirettamente dovesse mettere in secondo piano gli interessi dei lavoratori, troverà in queste organizzazioni il massimo del contrasto, in tutte le forme che risulteranno necessarie.
Auguriamo un sincero buon lavoro al nuovo CdA e al sig. Presidente, ricordando che il Sindacato in Veneto Banca è sempre stato interlocutore affidabile e disponibile al confronto sulle idee e sui progetti, purché contemplassero garanzie per il lavoro e per il salario. Questo è sempre stato il nostro stile e il nostro agire a tutela degli interessi che rappresentiamo che sono quelli delle lavoratrici e dei lavoratori.
Montebelluna, 30 maggio 2016
COORDINAMENTI AZIENDALI VENETO BANCA
FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN