Veneto Banca: alle porte di una nuova era

Come preannunciato, mercoledì 7 settembre u.s., abbiamo incontrato il nuovo Presidente di Veneto Banca, il Dott. Beniamino Anselmi.

Durante l’incontro abbiamo anche avuto modo di conoscere il Dott. Maurizio Lauri, nuovo Vice-Presidente, e la dott.ssa Zunino del C.d.A.. Abbiamo apprezzato l’estrema franchezza e schiettezza usata dai nostri interlocutori, ma in particolare quella del Presidente che ha, senza mezzi termini, fotografato i molti problemi dell’azienda evidenziandone uno in particolare: la passata opulenza ingiustificata e ingiustificabile di chi governava la banca che ha fatto sì che si facesse il passo più lungo della gamba.

Il Presidente ha affermato con altrettanta determinazione la volontà di tutto il C.d.A. di fare il proprio mestiere nel rispetto dei ruoli e la necessità di “anticipare la fiducia” prima di “meritarsela”; ha altresì affermato il suo ruolo di garanzia “primus inter pares” a cominciare dal rispetto delle regole e del Codice Civile troppe volte disatteso dalle precedenti amministrazioni.

Con altrettanto realismo ha affermato che la banca va rilanciata per la salvaguardia della “carne viva delle persone” (tradotto: il posto di lavoro) e ha confermato che i primi interventi riguarderanno il taglio degli sprechi e una verifica di tutte le consulenze, ma senza escludere ulteriori sacrifici temporanei anche per i dipendenti.

Si sta procedendo alla vendita dell’aereo (notizie di stampa danno l’operazione per conclusa), dei quadri e dei preziosi conservati al “quarto piano” che non sempre trovano corrispondenza tra il valore ed il prezzo pagato (ndr: non erano nemmeno capaci di acquistare opere d’arte…)..

Il Presidente e i membri del C.d.A. stanno lavorando intensamente attraverso un’analisi certosina di tutti i dati della banca così da fornire al management utili indirizzi e suggerimenti per rendere la banca più efficiente e per farla ripartire. L’obiettivo è quello di valorizzare tutti i dipendenti con i quali si vuole instaurare un vero rapporto di collaborazione. “I collaboratori critici e che dicono quello che pensano sono i migliori.” – queste le parole del Presidente che ha reso pubblico il suo indirizzo mail e il suo numero di cellulare a disposizione dei colleghi.

Inoltre i consiglieri hanno chiesto di poter avere uffici a piani bassi e in mezzo agli uffici operativi.

Confortanti anche le parole del vice Presidente, il Dott. Maurizio Lauri: “I colleghi non sono colleghi, ma sono appartenenti. Il bancario finanzia i sogni della gente e protegge i risparmi di una vita.. dobbiamo dimostrare che una banca italiana può essere profittevole e attenta alle esigenze della clientela e motore delle economie locali.”

Parole pesanti e lungimiranti che dovranno trovare conferme strada facendo perché vi è una certezza presente, passata e futura, ovvero che i dipendenti di questa banca hanno sempre avuto un elevato senso di appartenenza ben oltre quello di chi ha amministrato e ci ha portati in questa situazione.

Conveniamo con i nostri interlocutori che resta comunque indispensabile ritornare a produrre reddito e per questo abbiamo detto al dott. Anselmi che è necessario pacificare la banca con i territori dove opera e nei quali si è tradita la fiducia dei risparmiatori (soci, clienti, dipendenti soci e loro familiari).

In merito alle notizie di stampa su eventuali fusioni e/o offerte da parte di fondi americani secche le risposte del Presidente che ha ribadito che prima di ogni altra cosa ci deve essere il risanamento della banca. Inoltre ha precisato che prima del ‘matrimonio’ di solito c’è il ‘fidanzamento’ e che prima di tutto ci deve essere la ‘dote’….. (a buon intenditor poche parole….)

Così come avevamo richiesto, alla luce di quanto appreso nel corso dell’incontro, possiamo affermare che il nuovo Consiglio di Amministrazione è composto realmente da figure di standing e di professionalità elevati in grado di porre rimedio agli errori del passato e di risollevare la banca.

Non possiamo che concordare sul fatto che il rilancio di Veneto Banca passerà attraverso una vera valorizzazione e una maggiore considerazione dei colleghi e delle loro professionalità e non più secondo logiche incomprensibile che non hanno fatto altro che determinare questa difficile situazione.

Come è nostra abitudine, valuteremo i nuovi Amministratori nei fatti e attendiamo fiduciosi anche di vedere che cosa verrà messo in campo per recuperare la fiducia della clientela, dato per scontato che questa responsabilità non può essere affidata ancora una volta esclusivamente all’iniziativa individuale dei colleghi della rete, che hanno già dato e continuano a pagare per colpe non loro.

Auguriamo al Presidente e a tutto il C.d.A. un buon lavoro, consapevoli delle difficoltà che dovrà affrontare e pronti al confronto leale e sincero, nel pieno rispetto dei ruoli.

Montebelluna, 8 settembre 2016

COORDINAMENTI AZIENDALI GRUPPO VENETO BANCA FABI FIRST/CISL FISAC/CGIL UILCA UNISIN

ALLE PORTE DI UNA NUOVA ERA

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