Veneto: Il futuro incerto di SEC Servizi

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IL FUTURO INCERTO DI SEC SERVIZI
Le recenti dichiarazioni dei vertici aziendali della Banca Popolare di Vicenza e di Veneto
Banca apparse sulla stampa locale, sommate alle notizie provenienti dal mercato circa la
vendita delle quote di proprietà di SEC SERVIZI che costituisce l’azienda erogatrice dei
servizi informatici ai due istituti, aggravano ulteriormente i timori per le ricadute
occupazionali sui dipendenti: all’incertezza sul futuro delle lavoratrici e dei lavoratori delle
due banche venete si somma ora la preoccupazione per la sorte dei dipendenti della SEC
SERVIZI.
SEC SERVIZI, centro di eccellenza riconosciuto in Italia per l’erogazione dei servizi
informatici specializzati nel mondo del credito, sta disattendendo da oltre un anno la
produzione e la pubblicazione di un proprio piano industriale fortemente atteso per un
proprio rilancio in un momento nel quale, per altro, il tema della digitalizzazione dei servizi
bancari costituisce il motivo dominante richiamato dal sistema bancario, dal Governo e
dalle imprese.
L’operazione limitata alla sola vendita delle quote di proprietà di SEC SERVIZI senza il
corredo di una visione strategica, non può certamente essere interpretata come un
percorso di rilancio ma, piuttosto, una soluzione con benefici limitati alle due banche.
Chiediamo con forza che i vertici di SEC SERVIZI attivino rapidamente un tavolo di
confronto con le Organizzazioni Sindacali (che della messa in vendita delle quote non
erano nemmeno state informate) per delineare e discutere un progetto d’impresa che
declini tutte le potenzialità dell’azienda rispetto alle trasformazioni che il mercato
dell’informatica sta manifestando in questa fase.
FISAC CGIL VENETO

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