Lo sciopero del prossimo venerdì 26 maggio e la realizzazione di un importante presidio davanti al Parlamento sono finalizzati a consolidare i risultati già ottenuti ed a rivendicare sia la riforma del Fondo di previdenza nazionale, al fine di consentire un ritorno economico per ogni lavoratore a fronte dell’ingente costo sostenuto (5,50% della retribuzione), che la determinazione, da parte del Governo, delle condizioni per il recupero economico delle retribuzioni tramite il rinnovo del contratto nazionale.
Leggi il comunicato nazionale 22 maggio 2017