
Il primato di Roma in termini di incassi sull’Imu documentato dal ministero dell’Economia e’ la conferma di quello che Cna denuncia da tempo: il peso dell’imposta e’ tra i piu’ alti d’Italia. Rispetto ai 225 euro che paga mediamente un italiano per l’Imu sulla prima casa, i romani pagano piu’ del doppio (+58%): 537 euro, mentre a Milano l’Imu sulla prima casa si discosta di poco dalla media nazionale, con 292 euro di media. “Non ci si venga a dire – spiega Erino Colombi, Presidente della Cna di Roma -che la differenza dipende dai valori catastali che in una grande citta’ sono superiori a quelli dei piccoli centri: perche’ allora Milano e’ quasi in linea con la media nazionale? Senza contare che artigiani, commercianti e piccoli imprenditori di Roma sono costretti a pagare, per rifiuti, addizionale comunale, regionale e Irap, tra il 39 e il 45% in piu’ rispetto a chi svolge l’attivita’ nel capoluogo lombardo”. Un autoriparatore, tanto per fare un esempio, per lavorare a Roma paga ogni anno oltre 9mila euro di tasse, circa 4.900 a Milano. Solo per la Tares la differenza tra le due citta’ arriva fino al 73%. “Se l’Italia e’ tra i paesi europei con la piu’ alta tassazione; Roma e’ la citta’ italiana dove il fisco pesa di piu’, allora e’ Roma la Capitale europea delle tasse”, conclude Colombi, presidente della Cna di Roma
tratto da AGI