
LE CIFRE
Nel solo 2012 sono stati duemila i nuovi procedimenti aperti, 400 le audizioni e le sentenze di condanne, per un totale di 2 miliardi e 830 mila euro di sanzioni. Cifre che raccontano di un’attività improntata, in primo luogo alla lotta contro gli sprechi e la corruzione nella pubblica amministrazione. Nello stesso periodo l’esito dei recuperi di denaro connesso alle sentenze ha fatto registrare un incremento superiore al 30 per cento rispetto all’anno precedente. Quattromilioni e 800 mila euro è il totale delle somme recuperate, sebbene la grande difficoltà della magistratura contabile sia poi l’esigibilità del credito.
I DERIVATI
A parlare dell’inchiesta sui derivati è stato il procuratore regionale Raffaele De Dominicis. «È un procedimento – ha dichiarato – ancora in fase istruttoria. Questo tipo di contratti rappresentano una sorta di bomba a fior d’acqua, in cui sono inciampate molte amministrazioni. Sono contratti – ha aggiunto – che appaiono incompatibili con i limiti di ordine pubblico previsti dall’articolo 119 della Costituzione sull’autonomia finanziaria degli enti locali.
L’aleatorietà della causa giuridica dei contratti e la collegata provvista finanziaria inducono a qualificarli come negozi misti che, proprio per questo, non appaiono compatibili con i limiti di ordine pubblico proclamati in quell’articolo». Riguardo all’inchiesta sul palazzo della Provincia, interpellato a margine della relazione, ha spiegato: l’indagine è aperta, andremo avanti dopo le elezioni.
LA SANITA’
Tanti i punti critici evidenziati nella relazione. In particolare la sanità, definita fabbrica di sprechi, e «la dissennata gestione di Ama spa». Per la Corte, infatti, gli ospedali della regione sono «troppo piccoli, ci sono troppi posti letto e la qualità delle cure non è all’altezza dei costi». Senza parlare delle «disfunzioni organizzative e delle inidoneità degli organi di controllo interno».
GESTIONE AMA
Il procuratore De Dominicis ha poi insistito sulla vicenda di Ama Senegal. «Tra le fattispecie illecite – ha spiegato – ricordo la dissennata gestione Ama Spa, società partecipata al 100 per cento dal Comune di Roma. Questa società attraverso la sua controllata Ama international ha affidato ad Ama Senegal lo spazzamento, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani in Senegal. L’esito è stato fallimentare e i danni cumulati ingenti, con pesante accollo al Comune di Roma». Relazionando sui vari casi affrontati dalla Sezione lo scorso anno il presidente De Musso ha, poi, citato anche un danno erariale «da 80 milioni di euro in materia di riscossione di tributi ed entrate comunali». «Un settore – ha chiarito – ancora oggi tormentato da rivendicazioni di competenze che finora hanno poco giovato alle entrate degli enti locali e tantomeno alla fiducia del cittadino contribuente».
LE AGENZIE DI RATING
L’attenzione dei magistrati si è anche concentrata sulle agenzie di rating e sugli sviluppi che riguarderanno, a breve, le tre agenzie internazionali nel mirino della magistratura penale. «Stiamo quantizzando il danno apportato allo Stato italiano – ha concluso De Dominicis – ma dai risultati di alcune consulenze posso affermare che siamo ben oltre 120 miliardi di euro. Entro la fine di quest’anno saranno inviati gli avvisi a dedurre all’estero».