agg. 01.06.2018
È arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia, in ambito del Piano Cittá di Roma, dell’individuazione dello stabile di Largo Anzani come futura sede per i lavoratori del polo Unicredit Direct di Roma.
Si tratterebbe dunque di una decisione aziendale che , se confermata , risulterebbe t anto inaspettata quanto incomprensibile . Du rante gli ultimi incontri tenuti sul tema infatti, come sindacati, abbiamo sempre chiesto e ribadito la necessità della massima attenzione per la scelta della nuova sede del Direct di Roma , evitando gravi problemi che potrebbero derivare , in primis quello della sicurezza .
LA SICUREZZA DEVE ESSERE AL PRIMO POSTO!!!
Avevamo in particolare sottolineato come con la dismissione di Tupini, stabile con ampi spazi destinati a parcheggi per i dipendenti ed a pochi passi dalla linea B della metropolitana, sarebbe s tato necessario individuare una nuova sede con caratteristiche almeno analoghe per consentire ai colleghi del Direct di non essere fortemente penalizza ti da questa riorganizzazione. Tra i lavoratori del Direct ci sono molte donne e mamme che terminano il l oro orario di lavoro da turnisti alle 22:00. La carenza di parcheggi sia esterni che presso lo stabile di Anzani limiteranno l’utilizzo dei mezzi propri da parte dei colleghi che, unitamente all’assenza di stazioni della metropolitana, potranno contare su i soli autobus per raggiungere il posto di lavoro dalle più disparate località di periferia e fuori Roma.
La scelta dei mezzi pubblici risulterebbe del resto obbligata ferma l’impossibilità di trovare parcheggi per i turni serali che iniziano alle 12:48, 13 :23 e 14:48 ma ciò comporterebbe anche l’allungamento dei tempi di percorrenza con il conseguente problema per la copertura degli infortuni in itinere.
Non è pensabile che, dopo mesi di riflessioni circa l’individuazione della nuova sede, la migliore opzio ne possibile sia rappresentata dallo stabile di Anzani. DOV’È IL “BEST PLACE TO WORK” PER I LAVORATORI DEL DIRECT???
Tutto ciò si va a sommare a tutte le altre già note problematiche che affliggono il Polo Ucd di Roma; in primis l ’annosa questione del Tur nover .
Se questa è l’attenzione che la nostra azienda riserva alla struttura che viene definita la porta d’ingresso della banca, oltre che quella di maggior interesse per il business del futuro, ci domandiamo quali possano essere i destini de gli altri lav ora tori in Unicredit oggetto dei trasferimenti programmati.
Come OO. S S. chiediamo che l’azienda ritorni sulla sua decisione, o che predisponga provvedimenti che vadano verso la risoluzione dei problemi evidenziati . D iversamente valuteremo ogni iniziativa per difendere al meglio il diritto alla sicurezza dei colleghi.
Roma, 28.05.2018
RSA di Roma Unicredit Spa