Digital Fisac: riprende il percorso di ricerca ed elaborazione sugli impatti della trasformazione digitale nel settore finanziario

Dopo la pausa congressuale torna a riunirsi l’Osservatorio sulla digitalizzazione. Ci eravamo lasciati con il convegno del 4 luglio 2022 sull’elaborazione del contributo di FISAC al Congresso e il convegno tematico del 26 ottobre sulle transizioni ecologica e digitale. Due incontri che hanno posto l’attenzione, fra i tanti temi trattati, su una specifica linea di evoluzione dell’innovazione tecnologica: quella rappresentata dalla blockchain e, per usare un termine più ampio, dai registri distribuiti.

È da qui che FISAC CGIL di Milano e della Lombardia intendono riprendere il loro percorso di indagine, studio, ricerca ed elaborazione sulla trasformazione digitale e le sue ricadute sulle attività, i processi, l’organizzazione aziendale – insomma le ricadute sul lavoro, su lavoratrici e lavoratori – nel settore finanziario.

L’attività dell’Osservatorio quest’anno si svilupperà anche grazie alla collaborazione con l'”Osservatorio Blockchain & Web3″ del Politecnico di Milano, con il quale è stato definito un percorso di studio e di condivisione della ricerca condotta dall’Università.

La trasformazione digitale – nella società, nel mondo del lavoro e per quanto ci riguarda in modo più specifico e diretto nelle aziende del comparto finanziario – avviene oggi attorno a numerose linee di sviluppo. La blockchain e i registri condivisi sono solo una di queste, sulla quale abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione in considerazione dei possibili rilevanti impatti che questa tecnologia potrebbe avere in futuro nel nostro settore. 

Negli ultimi cinque anni l’Osservatorio di ricerca sulla trasformazione digitale ha lavorato in modo specifico e focalizzato su diversi aspetti dell’innovazione tecnologica e sulle sue ricadute sul lavoro, cercando di individuare tematiche che consentissero di costruire una visione prospettica, che a partire dal presente permettesse di aprire ipotesi di comprensione e di lavoro sul futuro.

Sono stati tanti i temi affrontati in questo percorso, con la consapevolezza di non potersi limitare a un focus univoco, a una ricerca monotematica, che non potrebbe essere sufficiente né esaustiva, ma con la convinzione che la scelta metodologica di individuare uno specifico oggetto di studio consenta di svolgere un lavoro più coerente, strutturato e in grado di dare le basi a ragionamenti interpretativi all’interno dei quali poter meglio inquadrare anche tutti gli altri argomenti in campo. Siamo infatti consapevoli della complessità e numerosità delle tematiche che evolvono rapidamente, in parallelo e intrecciandosi, dentro l’accelerazione tecnologica in corso, nella società e nel mondo del lavoro.

Nel 2022, solo pochi mesi fa, abbiamo avviato i primi incontri di conoscenza sulla blockchain e ora il tema alla ribalta mediatica sembra già essere un altro: l’intelligenza artificiale. Ma spesso ogni innovazione tecnologica introdotta non rende superate le precedenti, ma si affianca loro e si aggiunge allo scenario complessivo della trasformazione: blockchain e registri distribuiti, web3, realtà virtuale e realtà aumentata, intelligenza artificiale, internet of things, che assieme a dematerializzazione, remotizzazione delle attività umane, governo degli algoritmi, big data, privacy e controllo, fintech e assurtech, e molto altro ancora, in un elenco che si fatica a tenere aggiornato, contribuiscono a ridisegnare continuamente un ecosistema tecnologico complessivo nel quale ci troviamo, in modo spesso inconsapevole, a vivere e lavorare. 

Sono tutti temi che invocano la necessità di discutere, mettere mano ai nostri assunti acquisiti ed essere disposti a ripensare tutto ogni volta: la trasformazione non solo tecnica ma anche antropologica della società; l’evoluzione dei mercati, dei prodotti e del rapporto con i clienti; l’organizzazione delle aziende e l’organizzazione del lavoro; il ruolo e l’azione del sindacato. 

È una trasformazione che comporta anche la necessità di ritematizzare tutte queste questioni in chiave etica, valoriale, sociale, evitando con attenzione le trappole dell’assunzione acritica o del rifiuto della tecnica e quella del determinismo tecnologico, perché siamo sindacato e ci occupiamo delle persone, del rapporto tra lavoro e capitale, in un’epoca nella quale l’ecosistema digitale è una macchina produttiva generalizzata e globale che mette al lavoro l’intera società e ogni momento della vita delle persone.

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