Sul piano sindacale la trasformazione digitale assume sempre più un ruolo centrale per chi fa sindacato ed è chiamato a intervenire quotidianamente nelle aziende. Lo abbiamo visto bene durante la pandemia, quando accanto agli interventi di tutela di lavoratrici e lavoratori, che si sono appoggiati in misura importante sul ricorso generalizzato al lavoro agile, anche il ricorso da parte delle aziende agli strumenti digitali per superare lo scoglio del lockdown ha impresso un’accelerazione all’innovazione digitale. E soprattutto quando anche l’attività sindacale stessa è stata rivoluzionata, tanto da cambiarne per alcuni versi la forma: la relazione e lo scambio avviene ora in modo rilevante a distanza, mentre fino a soli tre anni fa uno degli elementi costitutivi della relazione sindacale era proprio il rapporto personale diretto, in presenza; si pensi solo alle assemblee sindacali, forse lo strumento più importante – fondativo e legittimante – del rapporto sindacale con i lavoratori, che ancora oggi continuano a svolgersi in modo importante a distanza, quale prassi acquisita.
Lo abbiamo già detto in diversi passaggi di questo documento: la blockchain è un punto di partenza, non un punto di arrivo. La trasformazione digitale mette sul tavolo innumerevoli problematiche che si presentano a tutto il quadro sindacale, a partire dai rappresentanti aziendali. Problematiche che evolvono quotidianamente e sulle quali non può venire meno l’attenzione della nostra organizzazione e la nostra, Gruppo di pilotaggio e Osservatorio sulla digitalizzazione: spostamento dell’attività di banca dalla ragionieristica all’informatica; lavoro remoto, virtualizzazione del posto di lavoro, perdita di controllo sugli orari; algoritmi, reingegnerizzazione digitale dei processi, intensificazione delle prestazioni, perdita di autonomia da parte del lavoratore sulle proprie attività e un loro controllo puntuale, automatico, invisibile; spostamento delle attività con la clientela verso il self banking e desertificazione dei territori.
Insomma, per concludere, queste non sono “conclusioni”, perché il nostro nuovo percorso di ricerca, elaborazione, dibattito inizia, anzi riparte, da qui…
Milano, marzo 2023
Sandro Moretti
FISAC CGIL Milano