BC e AI, solo due abbreviaizoni per sole 4 lettere, eppure quante conseguenze e quanti cambiamenti dentro queste asettiche sigle.
Block chain e Intelligenza artificiale rappresentano secondo molti analisti la più grande e potenziale impattante accellerazione informatica dell’epoca moderna, considerarle mondi che non si parlano o che non interagiscono rapprensenta, quanto meno, una semplificazione che non corrisponde alle potenzialità legate alla loro interazione, potenzialità che, certamente, non sfuggonono al mondo dell’impresa nè alla política governativa che ne studia, finanzia e testa lo sviluppo e su cui è utile iniziare a porre qualche base e riflessione.
Il modello dell’intelligenza artificiale per poter attuare uno sviluppo del suo utilizzo necessiterà sempre di più di un ambiente, dove si possano scambiare grandi quantità di informazioni e dove la comunicazione avvenga in tutta sicurezza, e con tutte le garanzie necessarie atte a mantenere l’integrità del dato, vero e proprio giacimento di oro digitale e nuova fonte di “potere” presente e futuro.
Allo stato attuale della conoscenza la BC sembra essere l’ambiente ideale di sviluppo ed espansione delle tencnologie AI. Basti pensare al funzionamento fisiológico di una rete con modello peer-to-peer che può assicurare una struttura che funziona similmente ad un sistema neurale data la presenza di una rete a nodi (i blocchi della catena) in cui si trasferiscono e vengono registrati dati e informazioni (i c.d. registri distribuiti).
Il funzionamento della BC verte sugli scambi che avvengono fra i nodi del sistema e che risultano validati da tutti i partecipanti di una rete in tempo reale. A gestire lo scambio di dati ed informazione non c’è alcuna autorità centrale, ma appunto un sistema decentrallizzato, distribuito e garantito dalla rete stessa.
Orlovsky Maxim, tra i più esperti a livello internazionale nell’ambito delle neuroscienze, ha scritto un esemplificativo articolo postato su “Medium”, il cui assunto centrale è che la blockchain rappresenterà per l’intelligenza artificiale ciò che il linguaggio scritto ha rappresentato per l’attività celebrale dell’uomo e per la sua costante evoluzione. In modo particolare viene espresso il concetto tale per cui nel momento in cui un sistema BC offrirà un canale per favorire lo scambio di dati e di informazioni in tutta sicurezza, l’impatto dell’intelligenza artificiale sarà paragonabile a quello dell’avvento della scrittura, e di fatto costiuirà un’accellerazione evolutiva senza precedenti.
Si può forse già parlare di una sorta di intelligenza artificiale distribuita3! Un’AI che possa utilizzare ed espandere in modo esponenziale i dati tracciati su sitemi BC: ordini, pagamenti, conti, dati di produzione, etc…giusto per ipotizzare alcune delle soluzioni probabilmente e più fácilmente impattate.
Se pensiamo a come lavora a livello generale un sistema AI il quale elabora e valuta le proprie prestazioni dopo ogni processo di elaborazione, perchè questo è il suo fine, ovvero continuare a migliorare le proprie performance potendo svolgere una quantità infinita di operazioni di calcolo, basandosi su una mole gigantesca di dati, forniti ad esempio da un sistema BC, ci si può forse rendere conto di come queste due teconologie potranno essere utilizzate in connessione sinergica e non alternativa.
Ipotizzando alcuni campi di sviluppo dell’ultiizzo di tecnologia BC, si puo’ immaginare, stante le premesse teoriche che l’interazione con processi di elaborazione AI possa avere un effetto moltiplicatore e di accellerazione importante, ad esempio nelle seguenti aree presenti nelle organizzazioni del lavoro tipiche anche di Banche e Assicurazioni.
- Area della contabilità (esempio contabilità fornitori, caratterizzata da scambi e archiviazione di fatturazione, registrazione di ritardi e proroghe di pagamenti, presenza di storicizzazione di dati ed esigenza di aggiornamento continuo).
- Aree che afferiscono alla gestione dei c.d clienti acquisiti (es rapporti continutativi di conto corrente, mutui, Posizione Titoli etc, fascicolo assiurativo..etc).
- Aree che si occupano del processo di acquisizione di un cliente, ovvero le aree che si occupano del c.d onboarding di un nuovo cliente, fasi caratterizzate da numerosi passaggi identificati, istruttoria, perizie, e numerosi scambi documentali, talvolta in cui è necesario garantire in modo assoluto l’integrità documentale (es documenti identificativi o documenti con “dati particolari” (ex sensibili in base ad normativa GDPR). Tali aree potrebbero riguardare l’acquisizione di nuovi clienti per una moltitudine di prodotti retail (polizze assicurative, conti correnti, mutuo etc).
- Aree e risorse dedícate allo “storage” di dati, o siti e risorse dedicate al c.d Disaster Recovery, l’assunto in questo caso può essere che sulla base della presenza di registri con informazioni storicizzate di clienti, condivise da una moltitudine di lavoratori o funzioni designate a tale ruolo, la tradizionale funzione di registrazione e arichiviazione/manutenzione dei dati (típicamente in luoghi fisici ben delinati) possa subiré una modifica rilevante.
Queste solo per delineare ed ipotizzare campi di sviluppo dell’iterazione di queste due tecnoligie, con la consapevolezza che la velocità del progresso di entrambi i fenómeno potrà portare a risultati e conseguenze in questo momento non immaginabili.
di Sami Zambon