CONTRIBUZIONE FONDO PENSIONE: una opportunità da cogliere con qualche attenzione

INFORMATIVA PER EVITARE LA DOPPIA IMPOSIZIONE SUI CONTRIBUTI NON DEDOTTI

Studio Cambi - Blogpost 1600 x 900 - Deducibilità fiscale

INFORMATIVA PER EVITARE LA DOPPIA IMPOSIZIONE SUI CONTRIBUTI NON DEDOTTI

Come funziona la fiscalità della contribuzione al Fondo Pensione?

I contributi versati al Fondo Pensione per sé o per un familiare fiscalmente a carico sono DEDUCIBILI dal reddito complessivo fino ad un massimo di 5.164,57 euro.

Questo significa che la somma versata abbatte la tassazione IRPEF sul reddito, per il 2024 con i seguenti scaglioni:

Reddito fino a 28.000 euro annui: 23%

Reddito da 28.001 euro a 50.000: 35%

Reddito oltre 50.000 euro annui: 43%

Di fatto, il premio versato produce un risparmio fiscale pari alla percentuale IRPEF dello scaglione IRPEF individuale di riferimento.

Cosa sono i contributi NON DEDOTTI?

La contribuzione al Fondo Pensione è deducibile fiscalmente fino ad un massimo di 5164 euro annui: in questa cifra rientrano i contributi versati dal datore di lavoro, i contributi versati dal/la dipendente, i contributi versati in favore dei figli, il buono pasto versato a contribuzione del fondo pensione ed altre possibili voci derivanti da accordi aziendali.
NON rientra nel computo la quota di TFR versata ed altre quote esenti, come ad esempio il Premio di risultato.
Quindi se si supera la soglia di deducibilità di 5164 euro, si parla, per la parte eccedente, di CONTRIBUTI NON DEDOTTI.

Cosa succede?

I contributi versati oltre la soglia dei 5164 euro non godono del beneficio fiscale dell’esenzione dall’IRPEF.
Per quanto riguarda TUTTA la contribuzione al Fondo Pensione, sarà tassata complessivamente al momento della sua erogazione (anticipazioni o riscatti), pertanto i contributi NON DEDOTTI versati potrebbero subire una doppia tassazione, sia in fase di versamento che in fase di erogazione.

Cosa fare?

Per evitare la doppia imposizione dei contributi NON DEDOTTI è necessario inviare al Fondo la comunicazione dei contributi non dedotti entro il 31.12. dell’anno successivo a quello in cui non ci si è potuti avvalere della deducibilità in sede di dichiarazione dei redditi, cioè l’anno successivo ai versamenti.

Perché?

Per non perdere un beneficio fiscale importante: al momento dell’erogazione delle prestazioni, gli importi comunicati al fondo come contributi non dedotti andranno a ridurre l’imponibile fiscale e dunque non saranno soggetti a tassazione!

Dove li vedo?

Nel mese di marzo quando si riceve il CUD dell’anno precedente è sufficiente verificare se è valorizzata la casella di riferimento. Nell’esempio indicato di seguito si sono versati € 13,13 di contributi non dedotti per i quali andrà fatta la segnalazione.

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Come fare?

Ogni Fondo Pensione ha le sue regole e le sue tempistiche.

CHIAMA LA TUA RAPPRESENTANZA SINDACALE FISAC CGIL CHE TI AIUTERÀ  A VERIFICARE LA TUA CASISTICA E TI SUPPORTERÀ NELLE OPERAZIONI DI COMUNICAZIONE.

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