MPS Rsa Roma e provincia: la lunga estate calda – i cambiamenti climatici

 

3 - Fisac Cgil

Appare alquanto evidente che l’ambiente in cui viviamo, nel senso geofisico del termine, è sottoposto a incisivi cambiamenti, purtroppo in senso spesso peggiorativo, del clima e delle condizioni naturali. Senza tirare in ballo sul tema cospirazionisti e/o negazionisti non possiamo far altro che constatare che questa probabilmente sarà la sfida più importante che le nostre comunità umane dovranno saper affrontare con pragmatismo e senza indugi.

In un certo senso appare così anche nella nostra Banca e nel nostro territorio… vediamo il perché.

Qualcuno ha definito il 2023 come l’anno del “Rinascimento” della Banca, grazie alla forza delle nostre persone e di una tradizione lunga 550 anni che hanno fatto sì che la Banca ora possa guardare al futuro con più ottimismo. Concordando pienamente con questa affermazione che pone al centro dell’attenzione il valore dei dipendenti che si sono presi cura della Banca in questi anni travagliati, non possiamo però negare che nei fatti appare proprio il contrario e che la cura delle persone della nostra Banca sia una delle ultime preoccupazioni e delle attività.

Lo affermiamo considerando che dall’esodo massiccio del novembre 2022 tutti abbiamo affrontato enormi difficoltà operative legate alla carenza non solo del personale, ma anche di una continua riorganizzazione di funzioni e di processi che hanno impattato e impattano notevolmente su tutta la struttura operativa e sul lavoro quotidiano di ognuno di noi, sfibrando e mettendo a dura prova il senso di appartenenza e la resilienza del corpo lavorativo.

Ma nonostante questo l’impegno e la dedizione dei lavoratori del Monte dei Paschi non è venuto meno e i risultati del 2023, grazie anche ad altri fattori esogeni, hanno dimostrato oltre ogni aspettativa la solidità e la capacità di stare sul mercato della Banca.
E cosa ci saremmo aspettati da questo “Rinascimento”? Un ritorno alla “classicità”, ovvero a quelle buone prassi e pratiche che hanno fatto grande nel passato il Monte dei Paschi. E invece dobbiamo constatare che se qualcosa è cambiato, è sicuramente il “clima” e non tende al sereno ma alla tempesta.

E’ mai possibile che ad ogni riorganizzazione, ristrutturazione, ridenominazioni e quanto altro sia l’occasione per dare una sforbiciata al personale con il chiaro intento di recuperare qualche unità da destinare ad altre mansioni cosiddette “più commerciali” anche a costo di svilire professionalità e competenze?

E’ mai possibile che nell’ambito del cosiddetto “sistema premiante” si riesca a livello complessivo a scontentare invece che soddisfare i più? Sia ben chiaro che chi ha ricevuto un premio o una promozione se lo sarà sicuramente meritato e forse avrebbe meritato anche di più, ma bisogna essere altrettanto consapevoli che a fronte di 1 premiato ce ne sono almeno altri 4 che lo avrebbero anch’essi meritato, e alla luce dei risultati di bilancio, a nostro avviso, appare ampiamente insufficiente quanto fatto. E inoltre è mai possibile che non si possa avere trasparenza e che tutto debba rimanere “segreto” e chi riceve una gratificazione sia “consegnato al silenzio”? Ma che segreto è se viene premiato il merito e la professionalità?

E’ mai possibile che bisogna ricorrere sempre ad iniziative fantasiose e poco ortodosse per perseguire quegli obiettivi che sarebbero facilmente raggiunti utilizzando gli strumenti convenzionali e contrattualmente previsti? L’iniziativa “Un giorno in filiale” non può e non deve sostituire il dialogo sociale con chi legittimamente rappresenta il corpo lavorativo e che denuncia e segnala le incongruenze e le criticità organizzative.

Non si illuda chi crede che basti una manciata di promozioni e pochi premi per migliorare il clima e ridare entusiasmo a chi da anni ha fatto sacrifici e contribuito in maniera diretta e determinante al risanamento della Banca. Non si illuda nessuno che ora terminata la riorganizzazione commerciale si riprenda a pressare per raggiungere gli obiettivi commerciali che sono chiari solo quando si declina il piano di marketing ma non quando si illustra il sistema premiante del “Bonus pool”. Non si illuda nessuno che bastino alcune iniziative spot per risolvere problemi che da anni affliggono la Banca e il territorio da noi rappresentato.

Noi continueremo come sempre a rappresentare i problemi e le istanze dei lavoratori e continueremo a segnalare e denunciare tutte quelle storture che rendono più oneroso e pesante il lavoro di chi da anni, con sacrifici e rinunce, tiene in piedi questa Banca.

Roma, 16 Luglio 2024

Le Segreterie R.S.A.

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