La presentazione dei dati del secondo trimestre da parte del nostro Amministratore Delegato e la consueta “rubrica” delle domande e risposte ha lasciato, a nostro parere, alcune richieste ancora senza una risposta.
Il nostro AD si è detto stupito dallo stato di alcune dotazioni di una filiale che ha visitato. Noi siamo sorpresi da questo stupore perché, come OO.SS., sono anni che denunciamo la tale situazione.
Da anni le filiali provano a richiedere la sostituzione delle sedie rotte (magari il problema fosse solo qualche macchia) e dei molti ATM ormai giunti alla loro naturale scadenza, segnalano il livello di pulizia assolutamente inadeguato per dei locali aperti al pubblico, l’inadeguatezza e i frequenti malfunzionamenti degli impianti di condizionamento per non parlare di infiltrazioni, muffe e “ospiti” indesiderati.
Alle segnalazioni segue solitamente sottovalutazione della situazione e interventi lenti e insufficienti, al risparmio insomma. Ora speriamo, quindi, che alle parole seguano i fatti perché siamo stanchi dei proclami che rimangono tali.
I dati trimestrali ci dicono che i risultati aziendali sono buoni, anzi molto buoni, brave e bravi a tutte e tutti. Ancora una volta, se ce ne fosse stato bisogno, abbiamo dimostrato che noi sappiamo fare il nostro lavoro forse anche troppo bene, altrimenti non sarebbe stato possibile raggiungere questi risultati in una situazione come quella attuale.
Dopo il “grande esodo” di fine 2022, la riorganizzazione SB ha aumentato ulteriormente i carichi di lavoro, le dotazioni strumentali sono obsolete, le procedure, ancora ben lontane dalla funzionalità, costringono i colleghi a cambi di applicativi continui. Ma dicevamo che siamo bravi, lo sappiamo noi e sembra lo sappiano anche le altre banche, a giudicare dal preoccupante aumento delle dimissioni.
Ora che i conti sono in ordine, serve una risposta rapida e adeguata da parte dell’azienda, per dare il giusto riconoscimento sia di inquadramento che di retribuzione a tutti i colleghi e le colleghe che da anni lavorano con dedizione e che hanno contribuito fattivamente agli utili record della banca.
Serve, anche, un piano di assunzioni serio ed organico. I neoassunti di questa ultima tornata di assunzioni, in molti territori, non coprono nemmeno le uscite per dimissioni.
Servono strumenti migliori per la conciliazione vita lavoro, ci sembra sia il momento di tornare a parlare di smart working anche in rete, agevolando un’organizzazione del lavoro incentrata su autonomia, fiducia e una flessibilità positiva che non sia solo a senso unico degna di un’azienda moderna.
In sostanza, crediamo sia giunto il momento di prendere in mano i tanti problemi che affliggono la nostra banca e la quotidianità lavorativa di colleghe e colleghi per fornire quelle risposte che meritiamo e che da tempo noi OO.SS. stiamo chiedendo e aspettando.
R.s.a. Triveneto