SI DECURTANO I SALARI, SI TAGLIANO I SERVIZI PUBBLICI, AUMENTA SOLO LA SPESA MILITARE: UN PAESE PRECARIO
Non si fa nulla per contrastare una precarietà che non è più solo lavorativa ma esistenziale, costringendo 100.000 giovani a emigrare ogni anno.
Il Governo va avanti con il progetto di riduzione delle tutele nel lavoro, a vantaggio delle imprese che invece di innovare ed investire sulla formazione e sulla sicurezza, continuano a tagliare il costo del lavoro.
Si continua a ridurre i finanziamenti per Scuola, Università, Ricerca.
Non si stanziano fondi per la non autosufficienza.
Si comprimono le risorse per il contrasto alla povertà.
E’ la fotografia di un Paese precario.
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