MPS Rsa Napoli, Caserta e Benevento: 2024 – un anno di riorganizzazioni grandi e soddisfazioni piccole

 

3 - Fisac Cgil

Come ogni fine anno, proviamo a fare il punto sulla situazione in Mps. E, come ogni anno, siamo costretti a farlo con un sorriso amaro, cercando di non farci travolgere dal caos che, inevitabilmente, accompagna ogni passo verso il 2025. Si potrebbe scrivere tanto su ciò che è andato e, soprattutto, su ciò che non è andato per il verso giusto. Ma andiamo per ordine:

  1. La riorganizzazione (evoluzione?) dei Mds Small Business e Valore

È stato l’anno della grande riorganizzazione”, quella che come organizzazioni sindacali non abbiamo avallato perché subodorava di caos e inutilità fin da subito, di quelle che ti fanno sentire un po’ come un mattoncino Lego che deve essere messo a posto dopo ogni spostamento. Cambiano le filiere, cambiano i responsabili, cambiano i ruoli. Nessun processo o attività si semplifica o cresce in efficienza. L’unica cosa che aumenta sono i carichi di lavoro e la frustrazione. Resta la confusione di una danza improvvisata che non piace a nessuno, né a lavoratori e lavoratrici, né alla clientela.

  1. Organici, assunzioni, taskforce ed emergenze continue

Anche quest’anno, se dovessimo fare una classifica delle “cose che non ci sono”, al primo posto troveremmo senza dubbio il personale sufficiente. I carichi di lavoro sono più che raddoppiati, e le assunzioni effettuate dall’azienda rappresentano poco più che una boccata d’ossigeno, già consumata dalle emergenze oramai quotidiane. Invece che affrontare seriamente il problema dei carichi di lavoro, si continua a chiedere ai lavoratori e alle lavoratrici maggiore impegno e maggiore flessibilità, continuando a drenare persone dalla rete e dagli uffici per creare taskforce per ogni situazione impossibile da gestire con le risorse a disposizione. Se anche le attività di ordinaria amministrazione si accumulano a tal punto da richiedere la formazione di squadre emergenziali per smaltire gli arretrati, c’è un’unica spiegazione: non ci sono abbastanza persone a svolgere quelle attività.

  1. Risultati Economici: Bene, Bravi, Bis! Ma Dove Sono i Riconoscimenti?

Sul fronte economico, l’azienda sta ottenendo ottimi risultati. Bilanci in positivo, margini che crescono. Insomma, sembra proprio che il lavoro dei dipendenti e delle dipendenti di Banca Mps stia portando frutti. Ma quando si tratta di riconoscere il nostro merito? Grandi guadagni e soddisfazioni per gli azionisti, una pacca sulla spalla per i lavoratori e le lavoratrici. E il monito costante, ripetuto come un mantra dal nostro Ad, sulla necessità di tenere sotto controllo i “costi del personale”.

  1. Flessibilità e ferie a dicembre

Ecco il paradosso degli ultimi anni. L’azienda ci chiede di essere sempre più flessibili, di adattarci a cambiamenti improvvisi, di rispondere a emergenze dell’ultimo minuto. Ma quando arriva per noi l’esigenza di ripianificare un giorno di ferie in questo mese di dicembre, improvvisamente il sistema si trasforma in una matrice impossibile da sbloccare. La normativa rigida, la cui logica può essere ravvisata nell’esigenza aziendale di evitare l’accumulo di ferie visto negli anni passati in capo a taluni, sparuti, colleghi, diventa però un vincolo senza senso quando viene negata anche la possibilità di spostare le ferie da un giorno all’altro nello stesso mese, con l’accordo del titolare/responsabile che ha quindi già verificato la compatibilità con le esigenze dell’unità produttiva. Colleghi e colleghe costretti a ferie inutili, pianificate 10 mesi fa, per poi dover consumare banca ore in giornate in cui avrebbero necessitato dell’assenza. La rigidità della normativa dovrebbe essere mitigata dal buon senso dei gestori RU, che conoscono le risorse (o almeno dovrebbero) e potrebbero e dovrebbero agevolarle, laddove possibile.

L’augurio per la nostra Banca è che continui a prosperare, tenendo presente che tale prosperità è frutto dell’impegno e dei sacrifici dei lavoratori e delle lavoratrici. Il nostro auspicio, quindi, per il nuovo anno (come non smetteremo mai di chiedere) è che i risultati economici siano finalmente riconosciuti e premiati, e che le nostre istanze, come OOSS, in termini di meritocrazia, di attenzione al benessere di lavoratori e lavoratrici, di pulizia e decoro degli ambienti di lavoro vengano ascoltate. Che ci sia più equilibrio, meno contraddizioni nella gestione del capitale umano e che, magari, anche l’argomento ferie venga trattato con un po’ più di buon senso.

Il nostro augurio per tutti voi, invece, è di passare delle meritate feste in serenità, con le vostre famiglie, i vostri cari, i vostri affetti.

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

dalle segreterie

Fisac Cgil Napoli, Caserta e Benevento

Uilca Uil Napoli e Caserta

 

Napoli, 10 dicembre 2024

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